Freccia Vallone 2025, a Pieterse la gara femminile. Longo Borghini terza
L'olandese, al debutto vincente, precede sul Mur de Huy la connazionale Vollering e la piemontese, che aveva raccolto il medesimo piazzamento nel 2014, nel 2021 e l'anno scorso

Puck Pieterse vince la Freccia Vallone 2025 (Ansa)
Huy (Belgio), 23 aprile 2025 - Dopo Tadej Pogacar tocca a Puck Pieterse: il Mur de Huy come sempre emette i suoi verdetti e per la Freccia Vallone 2025 a livello femminile a sorridere è l'olandese della Fenix-Deceuninck, che con una volata lunga e poderosa precede sul podio la connazionale Demi Vollering ed Elisa Longo Borghini.
La cronaca della gara
La classe 2002, al primo acuto di rilievo in carriera in una Classica, fa valere la sua esplosività maturata fuori strada, tra ciclocross, cross country e mountain bike: per lei si materializza un debutto vincente alla Freccia Vallone com'era successo solo alla canadese Geneviève Jeanson nel 2000 e all'azzurra Fabiana Luperini nel 1998, anno di esordio della corsa belga. La giornata si era aperta con la consueta fuga di giornata che vedeva protagonisti nomi all'apparenza non di primissimo piano, prima dell'azione ben più consistente e vigorosa di Cédrine Kerbaol, partita sulla Cote d'Ereffe. Il gruppo però, come da previsioni, non lascio molto spazio e così il tentativo della francese si spegne poco prima dell'arrivo della corsa al punto più iconico e atteso, dove non a caso entrano in scena i nomi più attesi. Ad aprire le danze è proprio Vollering, ma il colpo di pedale migliore è quello della giovanissima Pieterse, che va a vincere l'atto due del trittico delle Ardenne. Per Longo Borghini il terzo posto alla Freccia Vallone sembra ormai una sentenza, con il medesimo piazzamento maturato già nel 2014, nel 2021 e nel 2024, con l'unica variante rappresentata dal secondo posto del 2013. Per la piemontese, la consolazione è la volatina vinta ai danni di un'avversaria mai banale come Katarzyna Niewiadoma: buoni segnali in vista della Liegi-Bastogne-Liegi 2025 di domenica, che a sua volta precederà la stagione dei Grandi Giri.
Le dichiarazioni di Nys
Tra i protagonisti più attesi e temuti dai rivali (su tutti Remco Evenepoel) della gara maschile c'era Thibau Nys, diventato capitano dopo la caduta del compagno di squadra Mattias Skjelmose, che aveva guadagnato i galloni in casa Lidl-Trek con il recente successo alla Amstel Gold Race 2025. Il figlio d'arte, a sua volta debuttante come Pieterse e ottimo prospetto nel fango del ciclocross, qualche ora prima aveva chiuso ottavo, tra soddisfazione e rimpianti legati in particolare al meteo. "Avevo molto freddo e ho avuto problemi con l'abbigliamento per tutta la gara: a volte faceva troppo freddo, mentre in salita sentivo troppo caldo. Le gambe mi si bloccavano completamente. Anche per questo motivo, chiudere nella top 10 non è male, ma sinceramente ero venuto qui per qualcosa di più."
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