Freccia Vallone 2025, Pogacar: "Bella vittoria di squadra e buone sensazioni per la Liegi"

Allo sloveno fa eco Vauquelin, secondo oggi e pure un anno fa: "Ma stavolta arrivare con il gruppo dei migliori ha tutto un altro sapore". Pidcock, terzo: "Peccato per il freddo"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
23 aprile 2025
Pogacar vince la Freccia Vallone

Pogacar vince la Freccia Vallone

Huy (Belgio), 23 aprile 2025 - Tadej Pogacar torna a vincere e lo fa alla Freccia Vallone 2025, precedendo sul podio Kévin Vauquelin, curiosamente secondo anche l'anno scorso alle spalle della sorpresa Stephen Williams, e Tom Pidcock.  

Le dichiarazioni di Pogacar

  Stavolta lo sloveno si è appoggiato di più sulla sua UAE Team Emirates-XRG nella figura dei gregari (di lusso) Brandon McNulty e Jan Christen, prima di mettersi in proprio sull'ultimo decisivo passaggio sul Mur de Huy, l'ostacolo finale di una giornata da tregenda. "Mi sono sentito veramente bene: vincere ancora qui è stato molto bello, a maggior ragione con questa maglia. Oggi il tempo non era dei migliori, la corsa è stata dura e per me significa molto questa vittoria. Abbiamo corso molto bene come squadra oggi, è stata una gara dura e i miei compagni hanno avuto una grande gamba: sono fiducioso per domenica e penso che faremo ancora una grande gara". Queste le parole di Pogacar, che bissa così il proprio successo ottenuto nel 2023 e lo fa, come dichiarato da se stesso, anche con vista sull'imminente Liegi-Bastogne-Liegi 2025: all'epoca il podio fu completato da Mattias Skjelmose, il vincitore a sorpresa dell'Amstel Gold Race 2025 proprio a spese dello sloveno e oggi messo ko da una caduta, e Mikel Landa. Un altro biglietto da visita di Pogacar in vista della Doyenne sono i 10" inflitti a Vauquelin, il gap più ampio mai firmato dal 2003: all'epoca a domare il Mur de Huy fu Igor Astarloa, che inflisse ben 16" al connazionale Aitor Osa, ma il contesto era diverso perché a giocarsi la Freccia Vallone furono i fuggitivi di giornata. Il tutto contando che negli ultimi 100 metri lo sloveno ha praticamente rallentato per godersi appieno la ritrovata festa dopo qualche gara chiusa dovendosi accontentare degli altri gradini del podio: praticamente una rarità.

Le dichiarazioni di Vauquelin e Pidcock

  Con tutto il rispetto del caso, ma tra arrivare secondo alle spalle di Williams e dietro a Pogacar ci passa tutta la differenza del mondo: lo sa bene Vauquelin, ormai abbonato da due anni alla piazza d'onore in cima al Mur de Huy. "Essere riuscito a finire secondo con questo gruppo è semplicemente incredibile. Abbiamo avuto un ritmo piuttosto veloce per tutto il giorno in salita, e questo ci ha logorato, consentendo a Pogacar di approfittarne. Non volevo partire troppo tardi come l'anno scorso, ma Tadej ormai era davanti". A fari molto spenti, chiude il podio un soddisfatto Pidcock a dispetto delle sensazioni della vigilia. "Alla fine è andata meglio. Ho faticato per il freddo e quindi penso che posso essere contento di com'è andata. Sapevo che era importante non partire troppo presto, ma ho faticato a cambiare rapporto all'inizio del muro proprio per il freddo alle mani. Alla fine ho fatto una buona salita: forse potevo fare meglio, ma oggi Pogacar era di un altro livello. Io invece mi tengo le buone sensazioni per oggi e soprattutto in vista di domenica".

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