Gand-Wevelgem 2024 femminile, Lorena Wiebes beffa Elisa Balsamo

L'olandese vince al fotofinish, rovinando così i piani della Lidl-Trek, che pregustava la doppietta dopo la precedente vittoria di Pedersen a livello maschile

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
24 marzo 2024
Lorena Wiebes (Ansa)

Lorena Wiebes (Ansa)

Wevelgem (Belgio), 24 marzo 2024 - Mentre la precedente gara maschile premiava Mads Pedersen dopo una volata lunga e poderosa su Mathieu Van Der Poel, la successiva Gand-Wevelgem 2024 femminile incoronava Lorena Wiebes, a sua volta brava a beffare Elisa Balsamo dopo un estanuante fotofinish: terza, a distanza maggiore, Chiara Consonni.  

La cronaca

  Insomma, in entrambi i primi assaggi di Fiandre non c'è gloria per il ciclismo italiano, che torna a casa soltanto con qualche piazzamento e tanti rimpianti. Parlando della gara femminile, per Balsamo non c'è la tanto sognata tripletta dopo i successi già ottenuti al Trofeo Alfredo Binda 2024 e alla Classic Brugge-De Panne 2024: un tris tra l'altro già completato 2 anni fa, addirittura con addosso la maglia iridata. Stavolta però dietro la lavagna ci finisce anche la Lidl-Trek, che non riesce dunque a mettere a referto la doppietta tra maschile e femminile: fin dall'ingresso nell'ultimo, cruciale, chilometro è infatti il Team SD Worx-Protime a prendere il comando dei giochi, potendosi permettere il lusso di calare l'asso Lotte Kopecky per sferrare l'ultima trenata. Nonostante questo vantaggio non da poco, Balsamo riesce a battezzare la ruota buona, quella appunto di Wiebes, prima di affiancarla e provarla a superare con un gran colpo di reni, ma niente da fare: l'impietoso fotofinish, tra l'altro dopo un'attesa lunga e spasmodica, premia l'olandese e il lavoro magistrale della sua squadra.

Le dichiarazioni di Pedersen

  L'altra faccia, quella felice, della Lidl-Trek appartiene a Pedersen, che bissa il successo già ottenuto nel 2020 nella Classica fiamminga riservata alle ruote veloci e lo fa battendo un fuoriclasse del calibro di Van Der Poel. Anche in questo caso ha pesato come un macigno il lavoro di squadra, con Jasper Stuyven e soprattutto Jonathan Milan a candidarsi nel corso della giornata come qualcosa di più di semplici luogotenenti del danese, molto soddisfatto del risultato ottenuto nonostante uno sforzo finale fuori dal comune dovuto anche al contemporaneo forcing dalle retrovie della Soudal Quick-Step. "Da un lato credevo di potercela fare, ma dall'altro no perché eravamo in due e l'avversario era Van Der Poel. Speravo di avere dentro di me abbastanza forze residue da batterlo e ho cercato di fare il mio sprint: è andata bene". Se si allarga l'analisi all'intera gara, che ha visto Pedersen menare le danze praticamente su ogni muro, la vittoria appare più che meritata. "Ho cercato di prendere la testa della corsa per tenere alta la velocità: avevo capito l'obiettivo dell'Alpecin-Deceuninck di tenere i ritmi più bassi per poter portare all'arrivo anche Jasper Philipsen. Sono scattato sull'ultimo passaggio sul Kemmelberg con l'obiettivo di non farmi sorprendere da Mathieu e da lì in poi abbiamo collaborato fino all'arrivo, che ha premiato me anche grazie al gran lavoro della squadra: penso a Milan, che con il suo primo attacco ha fatto un gran piacere a me e a Stuyven".

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