Gino Mader, lo scatto-dedica del futuro compagno di squadra Simon Pellaud

Mentre in Svizzera Evenepoel vince nel segno di un lutto ancora profondo, in Slovenia l'emozione maggiore la regala il corridore della squadra di Cancellara

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
17 giugno 2023
Gino Mader (Ansa)

Gino Mader (Ansa)

Roma, 17 giugno 2023 - Se c'è una lezione che il ciclismo impartisce sempre, a ogni livello e latitudine, è quella di non fermarsi mai, neanche al cospetto della caduta più dolorosa. E' ciò che ha provato a fare un intero movimento all'indomani della tragica scomparsa di Gino Mader, il cui ricordo è stato più presente che mai anche a distanza.  

Doppio brivido Pellaud-Zana

  Nel Giro di Slovenia 2023 il grande protagonista è stato Simon Pellaud, uno che con Mader condivideva nazionalità e anche squadra futura. Non è infatti un segreto che lo sfortunato corridore della Bahrain Victorious a partire dalla prossima stagione sarebbe diventato una delle stelle proprio della Tudor Pro Cycling Team, dove oggi milita già Pellaud, un onesto (e simpatico) mestierante della bici che trova il guizzo per ricordare e omaggiare il collega. E lo fa nel migliore dei modi: uno scatto in salita, lui che scalatore proprio non è, che sorprende tutto il gruppo, che in seguito si congratula con il classe '92 che, in lacrime, aveva dedicato il suo attacco proprio a Mader, con tanto di cuoricino disegnato con le mani e dito a indicare la fascia nera del lutto al braccio. Poco dopo la grande emozione la regala, suo malgrado, Filippo Zana, che va lungo in una curva in discesa e precipita in una scarpata, con tanto di capriola spettacolare. Il pensiero, manco a dirlo, va subito alla tragedia che ha scosso l'intero mondo del ciclismo appena poche ore prima, ma stavolta dietro l'angolo c'è il lieto fine: il detentore del titolo di campione italiano si rialza dopo pochi secondi con giusto qualche graffio sulla schiena, riprende la bici, che nella carambola sembra aver avuto la peggio e torna in sella, andando poi a chiudere la frazione alle spalle del compagno di squadra Jesus David Pena. Per il veneto arriva anche la soddisfazione della leadership in graduatoria: alle sue spalle, un 'trenino' tutto azzurro composto da Diego Ulissi, Lorenzo Fortunato e Giovanni Aleotti.

Tante domande, nessuna risposta

Chissà quale piega avrebbe preso la carriera di Mader in casa Tudor Pro Cycling Team, un progetto giovane ma ambizioso nato sotto la stella di una garanzia del calibro di Fabian Cancellara. Di certo Gino (ma non in onore di Bartali) avrebbe trovato un ruolo centrale nel progetto: quel ruolo progressivamente scivolato via alla Bahrain Victorious sia a causa della presenza di tanti campioni in rosa sia per la sfortuna che negli ultimi tempi aveva frenato le velleità del nativo di Flawil. Chissà se con la nuova casacca Mader avrebbe ritrovato quel Giro d'Italia che nel 2021 gli aveva ragalato la prima vittoria da professionista. Chissà se Gino, a lungo forse nella terra di mezzo, sarebbe diventato un corridore da corse a tappe o da Classiche. Nessuno avrà mai una risposta a tutti questi quesiti: di certo ogni volta che l'amico, collega e (quasi) futuro compagno di squadra Pellaud correrà lo farà nel segno dello sfortunatissimo Mader, la cui assenza sarà per sempre una presenza fissa in gruppo.

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