Napoli, intrigo Osimhen-Garcia: il destino del bomber nelle mani (anche) del nuovo tecnico

Atteso nei prossimi giorni un summit per capire l'importanza del nigeriano nello scacchiere del francese: solo a quel punto potranno partire i discorsi sul rinnovo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
17 giugno 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 17 giugno 2023 - Risolto un problema bello grosso, quello della panchina ancora vuota, per il Napoli adesso si aprono altre partite altrettanto importanti: su tutte quella che riguarda il destino di Victor Osimhen.  

Incognita Osimhen-Garcia

  Poco prima dell'annuncio dell'arrivo in panchina di Rudi Garcia, dall'entourage del nigeriano filtravano notizie non molto incoraggianti sul fronte rinnovo: il tutto nonostante la precedente (apparente) apertura al riguardo. Il cambiamento quasi repentino non è sfuggito a nessuno. Innanzitutto ad Aurelio De Laurentiis, che non a caso vuole capirci qualcosa in più: specialmente ora che può presentarsi a qualsiasi colloquio con i suoi dipendenti con qualche certezza in più sul progetto tecnico da illustrare. Proprio questo tasto sarà verosimilmente il primo battuto nel colloquio che potrebbe andare in scena già la prossima settimana: non prima ovviamente della presentazione ufficiale di Garcia, che avverrà nel pomeriggio di lunedì. Chissà che qualche nodo preliminare non possa scioglierlo il diretto interessato, magari su domanda diretta: quale sarà il ruolo di Osimhen nell'avventura all'orizzonte e, soprattutto, con quale modulo scenderà in campo il Napoli del futuro? Dalle risposte dell'allenatore francese si capirà qualcosa in più su ciò che attende gli azzurri e in particolare il nigeriano, forse il giocatore più valorizzato dalla sapiente mano di Luciano Spalletti. Quest'ultimo è stato forse il primo tecnico a saper toccare i tasti giusti di un ragazzo che fino a quel momento appariva discontinuo in campo e con un carattere fumantino che inficiava inevitabilmente anche il rendimento sul rettangolo verde. Con la permanenza di Spalletti le chiacchierate sul rinnovo di Osimhen avrebbero avuto un altro sapore e forse anche un altro punto di partenza: adesso è invece tutto di nuovo in bilico, con il Napoli che dovrà sperare che tra il suo bomber principe e il nuovo allenatore scocchi la scintilla. Le prime risposte arriveranno però solo allorché riprenderanno la preparazione e gli allenamenti, tra l'altro inizialmente forse senza nemmeno i giocatori reduci dagli impegni con le rispettive Nazionali. Intanto però il club partenopeo deve cominciare a sondare il terreno per evitare brutte sorprese e per capire meglio il da farsi in sede di mercato. A tal riguardo le idee nella testa di De Laurentiis sono giù piuttosto chiare.

La proposta di rinnovo di ADL

  In realtà, mai come in questo caso, le regole più che il patron le detta il mercato, a sua volta ansioso di saperne qualcosa in più sul destino di uno degli attaccanti più ambiti dai top club. Ad oggi la situazione si muove da poche certezze: su tutte la scadenza del contratto in essere con il Napoli (30 giugno 2025). Una scadenza non vicinissima ma neanche lontanissima che non tutela la società partenopea dai principali rischi nascosti dietro l'angolo in casi analoghi. Il primo è il deprezzamento del cartellino, il cui valore proprio ora sta vivendo il suo picco massimo: l'ammontare esatto, come sempre, lo fa il mercato, ma ad oggi per acquistare Osimhen sotto i 120 milioni è probabilmente impossibile andare. In realtà l'asta ipoteticamente imposta da De Laurentiis partirebbe addirittura da 130/140 milioni. Ma si è, appunto, nel campo delle ipotesi perché attualmente l'ultimo desidero del patron è smantellare la squadra che ha vinto la scudetto dominando il campionato: nella medesima scala delle priorità del presidente, figurarsi a che posto possa essere cedere la punta di diamante della formazione. Specialmente a ridosso dell'insediamento di un nuovo allenatore. Proprio quest'ultimo tuttavia, a dispetto del ruolo di ultimo arrivato, avrà un peso importante nella decisione sulle sorti di Osimhen, un giocatore dal carattere particolare da dover quindi trattare con le dovute attenzioni. La prima 'coccola' di Garcia al nigeriano potrebbe essere una telefonata per ribadirgli la centralità nel progetto. In caso di esito positivo di questo primo approccio, De Laurentiis potrebbe tornare dall'entourage del caponocannoniere del campionato con argomenti molto convincenti per la sua proposta di rinnovo. Un rinnovo atto ad accontentare tutte le parti in causa: il Napoli avrebbe le spalle più larghe in sede di mercato e Osimhen non si sentirebbe ingabbiato da un rapporto che oggi funziona a meraviglia ma che in futuro, come succede spesso nel mondo del calcio, potrebbe cambiare rapidamente connotati. Non a caso ADL vorrebbe prolungare il contratto del suo bomber, apponendo una clausola rescissoria monstre per cercare di tutelare le esigenze di tutti nell'ottica di una cessione futura che appare praticamente scontata. L'alternativa è prolungare di un solo anno l'attuale accordo ma a fronte di un piccolo sacrificio per quanto riguarda l'ingaggio, il punto sul quale il patron sembra ammettere meno deroghe. A tal riguardo non è detto che un giocatore reduce da una stagione impreziosita da 31 reti e 5 assist sia disposto ad accettare una riduzione dello stipendio anziché un aumento. Una mano a De Laurentiis potrebbe darla proprio Garcia, l'uomo che in questo momento ha una bella fetta di futuro azzurro nelle sue mani pur non avendo di fatto ancora varcato i cancelli di Castel Volturno. In caso contrario, con la situazione attuale e senza la prospettiva del rinnovo, anche un presidente sempre in pieno controllo della situazione come ADL dovrebbe piegarsi alle leggi del mercato, aprendosi a eventuali offerte per Osimhen. Poi, solo in una seconda battuta, arriverà il momento di estendere questo ragionamento anche agli altri tasselli della rosa: specialmente nella remota ipotesi in cui Garcia decidesse di giocare con il 4-2-3-1 e non con il 4-3-3 che tutti (non solo De Laurentiis) si aspettano. Il rischio di toccare e guastare una macchina praticamente quasi perfetta è alto, ma in effetti ogni rivoluzione in panchina porta con sé quest'alea. O forse, chissà, magari neanche un'eventuale permanenza di Spalletti avrebbe potuto rappresentare la garanzia piena di potersi ripetere con la stessa fame. Il grosso, come sempre, è in mano ai giocatori: a cominciare da Osimhen, il bomber che De Laurentiis vuole trattenere a tutti i costi.

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