Giro d'Italia 2024, cambia il finale della tappa 1: aggiunta la salita di San Vito
Inserito un muro di 1,4 km da scalare due volte che potrebbe stravolgere l'epilogo della frazione, spianando la strada a uno scatto
Roma, 26 marzo 2024 - Al Giro d'Italia 2024, in programma da sabato 4 maggio a domenica 26 maggio, mancano ancora diverse settimane durante le quali entrerà nel pieno la stagione delle Classiche, con il Giro delle Fiandre 2024 ad andare in scena domenica prossima. Qualcosa però si muove già e non si parla di una startlist già da urlo e ricca di nomi di spicco, bensì del percorso della tappa 1, che subisce una modifica tanto piccola quanto potenzialmente interessante.
I dettagli
Gli sguardi più attenti avranno notato già da tempo l'allungamento della frazione inaugurale, che condurrà la carovana da Venaria Reale a Torino non più dopo 136 km ma dopo 143 km da percorrere. I 7 km in più trovano oggi una spiegazione nell'aggiunta della salita di San Vito, che precederà di 3 km il traguardo e che porterà il gruppo a un'altitudine di 367 metri sul livello del mare. Lo strappo in questione, proprio nei giorni delle gare nelle Fiandre, si presenta come un muro di 1,4 km con una pendenza media del 9,8% che aggiungerà ulteriore pepe a una tappa che vede in programma già le scalate del Colle di Superga e del Colle della Maddalena. La vetta resa celebre dall'impresa compiuta da Fausto Coppi nel Giro d'Italia del 1949 farà parte del circuito finale, in cui viene inglobata proprio la nuova salita di San Vito, che apre potenzialmente nuove prospettive per il finale di frazione. Insomma, chi vorrà la prima, ambitissima, maglia rosa dovrà sudare ancora di più, nonostante le parole di Mauro Vegni, direttore della Corsa Rosa, che tendono quasi a spegnere sul nascere qualsiasi sogno di assistere a un supplemento di spettacolo.
"La modifica è stata apportata a novembre, quando è andato in scena il sopralluogo del percorso, ma non è stata pubblicizzata perché non è stata reputata rilevante. In fondo si tratta solo di uno 'zampellotto' nel finale". Chissà se Christian Prudhomme, l'omologa carica del Tour de France, avrebbe usato lo stesso basso profilo per descrivere una novità che invece, in casa Italia, sta già entusiasmando coloro che pregustano uno scatto di Tadej Pogacar, uno che quando la strada sale (e non solo) non lesina attacchi. La giornata per il Giro d'Italia è stata campale anche sul fronte istituzionale: nella sede della Farnesina infatti Antonio Tajani, il Ministro degli Affari Esteri, ha conferito alla Corsa Rosa la nomina di 'Ambasciatore dello Sport nel Mondo'. "Dopo Luciano Spalletti e Jannik Sinner, ho pensato al Giro, che promuove valori, turismo e Made in Italy": questo il commento a caldo del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, al quale ha fatto eco Urbano Cairo, presidente di RCS. "Il Governo riconosce e apprezza il ruolo che la Corsa Rosa può avere per valorizzare le nostre bellezze". A margine dell'evento, legato all'imminente edizione 107 del Giro d'Italia, c'è stato spazio anche per una previsione sull'uomo da battere da parte di Cairo: "Penso possa essere Pogacar".
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