Giro d'Italia 2024, Geraint Thomas: "Pogacar? Contento e preoccupato della sua presenza"

Il britannico diviso sul debutto dello sloveno alla Corsa Rosa. Intanto Van Der Poel potrebbe essere a un passo dall'addio al ciclocross

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
31 gennaio 2024
Geraint Thomas (Ansa)

Geraint Thomas (Ansa)

Roma, 31 gennaio 2024 - La presenza di Tadej Pogacar al Giro d'Italia 2024 in quello che sarà un debutto assoluto fa felice quasi tutti: in quel 'quasi' si annidano diversi rivali, che temono il peggio per le loro ambizioni di classifica generale. A farsi portavoce del pensiero è Geraint Thomas, uno che ha un conto aperto con la Corsa Rosa.

I dettagli

La rimonta incassata da Primoz Roglic in occasione della cronoscalata sul Monte Lussari evidentemente brucia ancora al britannico, che ai microfoni di GCN, come suo solito, non ha lesinato perle di sincerità estrema. "Pogacar è Pogacar: avrei preferito non partecipasse al Giro, ma allo stesso tempo sarà fantastico averlo in una gara che ovviamente cambierà faccia. La sua squadra si farà carico del peso della corsa, ma penso che ne valga la pena: in un futuro lontano Tadej sarà ricordato come uno dei ciclisti più forti e per questo motivo essere in lotta con lui nella stessa competizione è molto stimolante. Di certo, in una gara del genere, può succedere di tutto e io ne so qualcosa. Per ora mi godo la sfida: sull'esito della stessa, vedremo cosa accadrà". Insomma, a distanza di mesi Thomas elegge già Pogacar come il favorito numero uno del Giro d'Italia ma, nello stesso tempo, confida in un colpo di scena che può essere sempre dietro l'angolo. "Quella corsa ci insegna che ci sono tante insidie. Ne cito due su tutte: il meteo e le strade, elementi che possono sempre sparigliare le carte in tavola". Non solo la Corsa Rosa: il corridore della Ineos Grenadiers, nonostante l'avanzare implacabile dell'età, quest'anno andrà a caccia di una doppietta nel mirino tra l'altro dello stesso Pogacar. "Andrò al Giro d'Italia sperando di ottenere il miglior risultato possibile e poi sarò al Tour de France nella miglior forma possibile. A quel punto però non so se correrò per me o per aiutare Carlos Rodriguez in montagna o in pianura: lo scoprirò prossimamente - conclude Thomas - e in fondo anche questa incognita fa parte del divertimento".

Van Der Poel verso l'addio al ciclocross?

Prima della stagione dei Grandi Giri c'è quella delle Classiche, preceduta a sua volta dall'epilogo dell'annata del ciclocross: l'appuntamento più atteso riguarda i Mondiali di Tabor, evento che potrebbe segnare l'addio di Mathieu Van Der Poel al fango. L'olandese è reduce da uno strepitoso ruolino di marcia che recita 12 vittorie in 13 apparizioni, bottino che sale addirittura a 161 successi a partire dal 2014: nel mezzo anche 5 titoli iridati. Eppure, tutto questo potrebbe essere vicino alla fine, come confermato dal diretto interessato ai microfoni di Cyclingnews. "Devo pensarci e vedere cosa fare. Il mio primo trionfo élite è arrivato a Tabor e ora potrei essere vicino a chiudere un cerchio: a livello di forma arriverò al massimo della condizione all'appuntamento più atteso. Inoltre - continua Van Der Poel - per una volta potrebbe essere bello vivere un inverno di riposo mentale e fisico".

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