Ciclismo, Pogacar: "Sogno la doppietta Giro-Tour. La Vuelta? Per ora no"

Lo sloveno spegne le voci che lo vedrebbero a caccia addirittura di un tris senza precedenti. Intanto la Red Bull mette le mani sulla Bora-Hansgrohe: arriva l'ok dell'antitrust austriaca

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
29 gennaio 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 29 gennaio 2024 - Archiviata, come al solito con molte sorprese, la parentesi australiana, la stagione ciclistica è pronta a spostarsi in Europa, dove pian piano arriveranno gli appuntamenti con le corse più attese di primavera, che vedranno presentarsi alla startlist anche i nomi più attesi. Tra essi c'è Tadej Pogacar, che intanto comincia a scaldare i motori ai microfoni di Cyclingnews.  

Prima la doppietta e poi la tripletta?

  Il primo tema all'ordine del giorno riguarda ovviamente la grande novità: la caccia alla doppietta Giro d'Italia-Tour de France che manca dal 1998, a firma del compianto Marco Pantani. "Quest'anno avrò un approccio diverso rispetto al passato e inizierò a correre più tardi. Nonostante questo, la mia agenda resta piena, con la Strade Bianche che sarà il mio primo grande obiettivo: prima però mi allenerò duramente e simulerò quello che farei in corsa". Insomma, l'avviso per i rivali è chiaro: Pogacar si vedrà meno su strada in primavera, ma guai a pensare a un approccio più rilassato in vista del 2024. Anzi, vale l'esatto opposto, complice la provocazione lanciata qualche giorno fa da Alberto Contador: qualora la doppietta Giro d'Italia-Tour de France dovesse andare a buon fine, a detta dell'ex fuoriclasse spagnolo, oggi a capo della Polti-Kometa, Pogacar dovrebbe cimentarsi anche nella Vuelta per cercare una tripletta che nessuno finora ha mai completato e probabilmente addirittura tentato nello stesso anno. "Sinceramente non penso a un obiettivo del genere per ora. Preferisco concentrarmi su uno step per volta: comincerò dalla preparazione per il Giro d'Italia e finirò valutando in base a quello che mi sarà rimasto nel serbatoio". Parole sagge da parte di Pogacar, che prima di chiudere l'annata avrà altri obiettivi nel mirino. "Debutterò al Giro d'Italia e penso di presentarmi al massimo della forma al Tour de France. Inoltre - conclude il corridore dell'UAE Team Emirates - punterò forte sui Mondiali, mentre le Olimpiadi le vivrò come un appuntamento non programmato e quindi da prendere in quanto tale".

Bora-Hansgrohe-Red Bull, ci siamo

Tra i rivali dello sloveno, almeno al Tour de France, ci sarà il connazionale Primoz Roglic, fiore all'occhiello della sessione di ciclomercato della Bora-Hansgrohe, che nei mesi seguenti sarebbe finita nel mirino del colosso Red Bull, desideroso di entrare nel ciclismo. L'ultima notizia al riguardo vedeva l'accordo a un passo, con un solo step di fatto da completare: ricevere il via libera dell'antitrust austriaca. Oggi anche questo step è stato compiuto, come confermato da Ralph Denk, il team manager della formazione tedesca. "Con la decisione odierna, abbiamo superato un ostacolo importante: ora ci sono tutte le basi per portare avanti la nostra partnership con la Red Bull e per completare le formalità che ancora mancano. Nel nostro sport le basi e la preparazione sono importanti per raggiungere il successo: ecco perché - continua Denk - stiamo procedendo con risoluzione prima di annunciare, nel corso della stagione, gli ulteriori dettagli di questo legame".

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