Ciclismo, arrivano le smentite: Uijtdebroeks non ha subito bullismo alla Bora-Hansgrohe

A farsi portavoce delle parole del belga è Attila Valter, oggi compagno di squadra alla Visma-Lease a Bike: "Non ha idea di chi abbia messo in mezzo queste voci"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
19 gennaio 2024
Attila Valter (Ansa)

Attila Valter (Ansa)

Roma, 19 gennaio 2024 - Il caso del presunto bullismo in casa Bora-Hansgrohe fa ancora discutere. Ad accendere la miccia erano state delle fonti apparentemente vicine a Cian Uijtdebroeks, che avevano tirato in ballo lo scarso feeling con la sua ex squadra nella Vuelta 2023 come causa principale del divorzio anticipato a dispetto di un contratto con scadenza a fine 2024: con tanto di presunto gruppo WhatsApp in cui il talentino belga veniva addirittura deriso. Poi, previa severissima indagine interna, era arrivata la secca smentita della formazione tedesca, disgustata dall'idea di essere stata associata a un concetto lontano dai propri valori. Infine il caso può essere giudicato chiuso dall'intervento del protagonista che non ti aspetti, Attila Valter.  

I dettagli

  L'ungherese, balzato agli onori della cronaca nel Giro 2021, dove indossò la maglia rosa per 3 giorni, è oggi un compagno di squadra alla Visma-Lease a Bike di Uijtdebroeks, che verosimilmente proverà a farsi valere proprio a maggio sulle strade d'Italia. Proprio dal classe '98, che da buon gregario si è evidentemente fatto portavoce del più giovane collega, arriva la smentita netta sulla vicenda, praticamente poco più di una sorta di leggenda metropolitana. "Cian ci ha detto che si trovava molto bene alla Bora-Hansgrohe e che non ha idea da dove provengano quelle voci sul bullismo e sul presunto gruppo WhatsApp. Ha reputato queste cose non rilevanti - continua Valter ai microfoni di Eurosport - anche perché non ne ha mai capito la fonte". In realtà, tutto era nato dalle parole del quotidiano AD e in particolare del giornalista Thijs Zonneveld, che aveva anche addotto delle motivazioni alla sua tesi: Uijtdebroeks, a suo dire, era emerginato dalla Bora-Hansgrohe perché una sorta di nerd e fanatico su determinate situazioni, quali l'abbigliamento, l'aerodinamicità della bici da cronometro e l'alimentazione. Tutto è stato smentito prima dall'indagine interna portata avanti dalla squadra tedesca e poi, oggi, dalle parole di Valter, ma se davvero Uijtdebroeks fosse così meticoloso allora si può dire che il team Visma sia quello migliore in cui potesse approdare.

La preparazione di Pogacar, Van Der Poel ed Evenepoel

  Qualche voce maliziosa potrebbe evidenziare che la retromarcia del belga sia avvenuta a divozio concluso con la Bora-Hansgrohe e a legame ufficializzato e accettato dall'UCI con la sua nuova formazione. E che, nel ciclismo, si sa, è meglio avere amici che nemici in gruppo. Lo sa bene Tadej Pogacar, che in questi giorni si sta allenando in Spagna insieme all'UAE Team Emirates e a Mathieu Van Der Poel, presente nella medesima zona (quella della Costa Blanca) con la sua Alpecin-Deceuninck: i due sono stati immortalati da Jan Christen, astro nascente del ciclismo svizzero che si è messo in mostra al Giro Next Gen 2023 vincendo la tappa 7 e che proprio lo sloveno ha voluto con forza con sé. Poi c'è chi come Remco Evenepoel è stato avvistato nella galleria del vento del Politecnico di Milano per affinare la propria tuta da cronometro: non prima di una ricognizione delle tappe italiane del Tour de France 2024.

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