Tour de France 2024, Vingegaard teme Roglic e 'dimentica' Pogacar

A sorpresa il danese, reduce da 2 successi di fila, cita l'ex compagno di squadra come possibile grande rivale e non lo sloveno dell'UAE Team Emirates

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
16 gennaio 2024
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 16 gennaio 2024 – L'onore e l'onere di aprire la stagione World Tour sono toccati a Sam Welsford, che ha vinto in volata la prima tappa del Tour Down Under 2024 davanti a Phil Bauhaus e Biniam Girmay. Se per ora l'attenzione del mondo del ciclismo va alle vicende d'Australia, c'è chi pensa già al Tour de France 2024 e lo fa riservando una sorpresa dialettica non da poco.

Sì Roglic, no Pogacar

 Il bis-campione in carica Jonas Vingegaard quest'anno andrà a caccia del tris alla Grande Boucle e del successo alla Vuelta 2024: una duplice missione che dovrà vedersela con rivali di tutto rispetto. Parlando del solo Tour de France, il danese comincia ad analizzare un percorso come sempre insidioso e potenzialmente ricco di sorprese ma, a suo dire, affine alle sue caratteristiche. "L'intero tracciato sembra disegnato su misura per me: ci saranno tantissime salite, soprattutto nella terza settimana. Detto questo, bisognerà stare sempre attenti perché la concorrenza, come sempre, sarà tanta: nel 2024 ancora di più grazie alla presenza di diverse squadre forti". E qui arriva il colpo di scena: il corridore della Visma-Lease a Bike cita un rivale su tutti e non si tratta di Tadej Pogacar, con cui ha lottato duramente nelle ultime due edizioni, bensì dell'ex compagno di squadra Primoz Roglic. "Tutti sappiamo che si tratta di un corridore incredibilmente forte: per batterlo occorrerà un piano di tutto rispetto. Il resto dovrà essere ciò che facciamo sempre: farci trovare pronti fin da subito, in questo caso a cominciare dal Grand Départ di Firenze". Strategia per provare a minare fin da subito la convinzione la fiducia in se stesso di Pogacar o parole reali dettate dalla sensazione di doversela vedere maggiormente con un Roglic che avrà grande voglia di riscatto nei confronti della sua ex squadra? Probabilmente la verità di un Vingegaard che davanti a microfoni e taccuini si sta dimostrando sempre meno timido e più sfacciato sta nel mezzo. A spostare l'ago della bilancia nella testa del danese può essere anche la partecipazione di Pogacar al Giro d'Italia 2024, un debutto atteso e in pompa magna che comunque rischia di togliere energie in vista della Grande Boucle. A tal riguardo, ci sono problemi anche in casa Visma-Lease a Bike: non solo il ritiro forzato del grande gregario Nathan Van Hooydonck a causa di problemi cardiaci ma anche il dirottamento alla Corsa Rosa di Wout Van Aert, qualcosa di più di un semplice scudiero. "Sono due perdite molto importanti. Wout è uno dei migliori corridori al mondo e Nathan è stato un compagno di squadra molto importante per me. Ho comunque fiducia nel resto della squadra - conclude Vingegaard - che sicuramente si presenterà al Tour de France nella migliore veste possibile". Insomma, tra pretattica, paure vere ed estrema fiducia nelle proprie qualità il danese pensa già alla Grande Boucle e lo fa 'dimenticandosi' di Pogacar: come sono lontani i tempi in cui tra i due vigevano fair play e stima.

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