Giro d'Italia 2024, Van Aert verso il debutto da capitano

Il belga potrebbe partecipare alla Corsa Rosa con due obiettivi: fare classifica per la prima volta e prepararsi per le Olimpiadi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
1 novembre 2023
Wout Van Aert (Ansa)

Wout Van Aert (Ansa)

Roma, 1 novembre 2023 - Mentre Tadej Pogacar, per sua stessa ammissione, è ancora nel pensatoio, c'è chi potrebbe avere le idee molto più chiare per quanto riguarda la propria partecipazione al Giro d'Italia 2024: è il caso di Wout Van Aert, che nella prossima stagione potrebbe debuttare alla Corsa Rosa. Non solo: il belga è in predicato di guadagnarsi addirittura i galloni di capitano in casa Jumbo-Visma.  

I dettagli

  Lo squadrone olandese, dopo quanto successo alla Vuelta 2023, vinta a sorpresa dal gregario di lusso Sepp Kuss, potrebbe averci preso gusto ad andare a caccia di sigilli tutt'altro che banali. In effetti, quando le vittorie cominciano a diventare tante numericamente, provare a scrivere (altre) pagine di storia può diventare l'obiettivo principale. Dunque, perché non consegnare al jolly Van Aert, uno che in bici sa fare veramente tutto, la chance che può valere un bel pezzo di carriera? I precedenti a referto per il belga non sono molti: l'apice è stato il 19esimo posto in classifica generale centrato al Tour de France 2021. Non un risultato banale, se si considera il fatto che il nativo di Herentals si è presentato alla Grande Boucle (l'unico Grande Giro disputato in carriera) sempre nelle vesti di gregario. A remare verso questa pazza idea nata negli ultimi giorni in casa Jumbo-Visma c'è anche il percorso del Giro d'Italia 2024: duro, ma probabilmente non quanto quelli delle scorse edizioni. Inoltre, i chilometri a cronometro saranno tanti, così come quelli in sterrato: il menù perfetto per uno dei ciclocrossisti più forti in circolazione. La voglia di fare di Van Aert va però ben oltre il percorso disegnato per il 2024 da RCS. L'anno prossimo il belga si avvierà verso i 30 anni: a detta di molti l'età della perfetta maturazione di un corridore. Nel caso in esame, probabilmente le piene potenzialità di Van Aert sono ignote anche al diretto interessato, reduce tra l'altro da una stagione decisamente deludente e sfortunata. Curiosamente, proprio mentre il belga si leccava le ferite, il suo acerrimo rivale Mathieu Van Der Poel guadagnava invece la definitiva consacrazione: uno smacco da lavare con un'annata, la prossima, votata al pronto riscatto nelle Classiche e nelle corse di un giorno, ma non solo. Il colpo di teatro potrebbe consumarsi proprio al Giro d'Italia 2024, dove la Jumbo-Visma si presenterà con l'intenzione di difendere il titolo vinto da Primoz Roglic, che però a maggio avrà un'altra maglia (quella della Bora-Hansgrohe) e anche un altro obiettivo (il Tour de France). La quasi concomitanza della prossima Grande Boucle con le Olimpiadi spingerà diversi corridori verso la Corsa Rosa: tra essi proprio Van Aert, che sulla carta non punterà alla vittoria, bensì a un piazzamento di lusso. Già, sulla carta: quanto successo a settembre sulle strade della Vuelta insegna che in casa Jumbo-Visma chiunque può raggiungere qualsiasi obiettivi. Figurarsi un fenomeno come Van Aert, stanco dell'etichetta di eterno secondo.

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