Giro d'Italia 2025, Hirschi al debutto: “Non vedo l'ora di andare a caccia di tappe”

Lo svizzero il 9 maggio esordirà alla Corsa Rosa, provando a dare continuità ai recenti ottimi risultati raggiunti nel Bel Paese: da ricordare nel 2024 il Gran Premio Industria e Artigianato, la Coppa Sabatini, il Memorial Marco Pantani e la Coppa Agostoni

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
19 aprile 2025
Marc Hirschi (Ansa)

Marc Hirschi (Ansa)

Roma, 19 aprile 2025 - Non solo gli uomini in lotta per la classifica generale: dopo Wout Van Aert, Mads Pedersen e Tom Pidcock, la startlist del Giro d'Italia 2025 si arricchisce di un altro cacciatore di tappe come Marc Hirschi.

Le dichiarazioni di Hirschi

 Per lo svizzero il 9 maggio sarà una prima volta assoluta alla Corsa Rosa, visto che finora l'unico Grande Giro disputato in carriera è il Tour de France, corso 3 volte (nel 2020, nel 2021 e nel 2022) e con in carniere 1 tappa nell'edizione 2020. L'occasione buona arriva grazie alla wild card ricevuta dalla sua Tudor Pro Cycling Team, di cui nello scorso inverno è stato uno degli acquisti più ambiziosi insieme a Julian Alaphilippe, ovviamente dirottato al Tour de France 2025. "Sono entusiasta di partecipare al Giro d'Italia, una corsa ricca di storia e tradizione. Sarà la mia prima volta, ma sento un buon legame con l'Italia e non vedo l'ora di andare a caccia di tappe". Queste le parole di Hirschi, professionista dal 2019 e con una carriera partita a razzo prima di diversi problemi fisici che l'hanno rallentata. Nel carniere del classe '98, oltre alla tappa vinta al Tour de France figurano la Freccia Vallone 2020, la Classica di San Sebastian 2024 e il Bretagne Classic Ouest-France 2024. Proprio la scorsa stagione, l'ultima vissuta in maglia UAE Team Emirates-XRG, è stata quella della parziale rinascita. Parziale perché Hirschi si è riavvicinato ai vecchi fasti solo nella seconda metà, e in particolare da agosto in poi, ma comunque una rinascita perché alla fine il conto delle vittorie si è fermato a 9. Qui entra in gioco anche il feeling con l'Italia di cui parlava il nativo di Berna, che l'anno scorso ha vinto il Gran Premio Industria e Artigianato, la Coppa Sabatini (aggiudicata anche nel 2023 insieme al Giro dell'Appennino), il Memorial Marco Pantani e la Coppa Agostoni. Il campione iridato ed europeo Under-23 del 2018 in un altro anno positivo come il 2022 ha anche portato a casa la Per Sempre Alfredo, il Giro di Toscana e la Veneto Classic: ora la chiusura del cerchio provando a regalarsi l'acuto più importante al Giro d'Italia 2025, onorando così anche l'invito ricevuto dalla sua ambiziosa Tudor Pro Cycling Team.

Dubbi sulla preparazione di Van Aert

 Intanto, in Belgio ci si interroga sulle reali condizioni di Van Aert, che non riesce proprio a sbloccarsi. Una vecchia gloria come Jan Bakelants ai microfoni di Sporza prova ad analizzare la questione da un'altra prospettiva. "Penso siano state fatte delle scelte a monte, magari durante i periodi di allenamento in altura a Tenerife. Credo che insieme alla Visma-Lease a Bike abbiano scelto di tenere bassa la soglia della VLaMax, favorendo gli sforzi prolungati a discapito degli scatti. I numeri però dicono che oggi Van Aert sprigiona ancora più potenza del passato su strada nel contesto di un livello generale che si è anche alzato moltissimo. La cosa negativa - conclude Bakelants - è che sembra proprio aver perso la capacità di vincere uno sprint, che dà una gioia impagabile".

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