Giro d'Italia 2024, altro debutto in vista: al via anche Alaphilippe

Il francese arricchisce la start list già da urlo della Corsa Rosa, sognata dalla nuova Polti-Kometa di Basso e Contador

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 gennaio 2024
Julian Alaphilippe (Ansa)

Julian Alaphilippe (Ansa)

Roma, 10 gennaio 2024 – Non è molto frequente che un corridore transalpino, specialmente di alta caratura, preferisca il Giro d'Italia al Tour de France. Nel 2024, nell'eterno duello tra i due principali Grandi Giri, a spostare di molto gli equilibri a favore della Corsa Rosa sono le Olimpiadi di Parigi, l'obiettivo di diversi fuoriclasse: tra essi c'è Julian Alaphilippe, che il 6 maggio sarà al via di Venaria Reale.

I dettagli

Quello del classe '92 sarà un vero e proprio debutto che andrà così ulteriormente ad arricchire un parterre che, a dispetto dei timori autunnali, sta assumendo connotati di tutto rispetto. In realtà, l'Alaphilippe di oggi non è più quello che nel 2019 sfiorò la vittoria al Tour de France, quasi interrompendo così una maledizione che invece per i transalpini dura dal 1985 e non è neanche quello dei due successi iridati di fila messi a referto nel 2020 (proprio in Italia) e nel 2021. Da qui, a ben vedere la scelta di Patrick Lefevere, con cui è da tempo in rotta totale, di dirottare Loulou al Giro d'Italia anziché in un Tour de France che in casa Soudal Quick-Step sarà programmato totalmente al servizio di Remco Evenepoel non è da vedere come un premio. Questa almeno è l'impostazione attuale: la palla passa al diretto interessato, l'unico che può far ricredere tutti, a cominciare ovviamente dal mai clemente Lefevere, che ha affermato che il modo di correre impulsivo di Alaphilippe potrebbe sposarsi bene con ciò che piace al pubblico italiano. In effetti, nonostante lo zero finora nella casella di presenze al Giro, il feeling tra Alaphilippe e l'Italia è forte e mai nascosto dal diretto interessato né a parole né dai fatti, con a referto finora il trionfo iridato di Imola, la Milano-Sanremo 2019 e la Strade Bianche 2019, il suo anno di grazia da provare a bissare a partire dall'imminente debutto stagionale al Tour Down Under. Non solo la Corsa Rosa: gli altri obiettivi stagionali fissati dal francese vedono nel mirino l'Omloop het Nieuwsblad, la Strade Bianche, la Milano-Sanremo e il Giro delle Fiandre.

Nasce la Polti-Kometa

Da un fuoriclasse finito un po' in disgrazia anche a causa di qualche caduta di troppo a un marchio che torna nel ciclismo dopo aver accompagnato le imprese, tra gli altri, di Francesco Moser, Gianni Bugno, Ivan Gotti, Laurent Fignon, Richard Virenque e Davide Rebellin e lo fa per sognare in grande: la Eolo-Kometa Cycling Team diventa Polti-Kometa, sempre sotto l'egida di Ivan Basso e Alberto Contador. Gli assi odierni, presentati con orgoglio dal varesino ('è la nostra squadra più forte'), rispondono ai nomi di Matteo Fabbro, in arrivo dalla Bora-Hansgrohe e finalmente libero da oneri da gregario e soprattutto Davide Piganzoli, una delle promesse più interessanti del ciclismo italiano, nonché un ottimo scalatore a livello giovanile, oltre ai fratelli Davide e Mattia Bais. Per tutti, ovviamente, il sogno sarà strappare l'invito per il Giro d'Italia 2024.

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