Giro d'Italia 2024, tappa 14: Ganna batte Pogacar a cronometro. Ordine d'arrivo e classifica

A differenza di Perugia, il piemontese riesce a spuntarla sullo sloveno, che però guadagna su tutti i rivali per la classifica generale alla vigilia della prima frazione alpina

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
18 maggio 2024
Filippo Ganna

Filippo Ganna

Desenzano del Garda, 18 maggio 2024 – La tappa 14 del Giro d'Italia 2024 porta la carovana da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda dopo 31,2 km a cronometro: senza alcuna difficoltà altimetrica, la giornata è perfetta per gli specialisti, tra cui a svettarla è l'uomo più atteso, Filippo Ganna, che chiude la sua prova con un 35'02'' irraggiungibile per tutti. Stavolta, a differenza di Perugia, anche per Tadej Pogacar, che paga rispetto al piemontese un percorso totalmente piatto e senza quello strappo finale che nella precedente cronometro gli aveva visto recuperare ben 47''. Alla fine, è festa per entrambi: per Ganna che, tra le lacrime, non nasconde l'emozione per la prima vittoria stagionale che sa tanto di fine di un incubo, e per Pogacar, che guadagna ulteriormente su tutti i rivali, mettendo un'altra ipoteca sulla sua maglia rosa. A perdere terreno è anche Geraint Thomas, ora indietro di 3'41'' dallo sloveno ma da oggi al secondo posto a spese di Daniel Felipe Martinez, una delle delusioni di giornata. Mantiene invece le aspettative della vigilia Antonio Tiberi, ancora quinto ma con la seria possibile di mettere nel mirino Ben O'Connor, che si difende così come Lorenzo Fortunato e soprattutto Filippo Zana. Ma il Filippo di questa frazione è un altro: un Ganna alla penultima cronometro prima dell'appuntamento più atteso, quello Olimpico, e un Ganna in lacrime inedito che, per certi versi, lo avvicina ulteriormente al cuore della gente al di là dei numeri eccellenti che parlano di una velocità media di 54,3 km e di un picco massimo addirittura di 78 km/h. La tappa 15, la Manerba del Garda-Livigno (Mottolino), rappresenta lo spauracchio principale dell'intera Corsa Rosa alla luce dell'estrema lunghezza (222 km) e delle difficoltà altimetriche: 5 GPM da scalare, di cui i 3 finali tutti di prima categoria, per un totale di 5400 metri di dislivello.

La cronaca

Il primo tempo interessante è quello di Josef Cerny (Soudal Quick-Step), che chiude in 36'58'': fanno ancora meglio Maximilian Walscheid (Team Jayco AlUla) e il suo 36'50'' e Dan Hoole (Lidl-Trek) e il suo 36'41''. I due giganti del gruppo vengono scalzati da Lorenzo Milesi (Movistar Team), che chiude in 36'34'', ed Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike), che mette a referto un 36'32''. Tocca poi a Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), che arriva a Desenzano del Garda dopo 36'30'', mentre l'ex campione iridato Tobias Foss (Ineos Grenadiers) chiude in 36'28''. Come da previsioni, tutto cambia quando in strada scende Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che balza al comando nei due intermedi grazie ai suoi passaggi rispettivamente in 9'39'' e 26'47'' prima di mettere il punto esclamativo al traguardo grazie a un tempo stratosferico di 35'02''. Luke Plapp (Team Jayco AlUla) chiude in 36'20'': chi può impensierire la vetta è Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), che al primo intermedio ha un ritardo appena di 5'' prima di scivolare in una curva verso destra. Non a caso, al secondo intermedio lo statunitense ha un gap di 39''dal compagno di squadra Ganna che diventa di 1'35'' all'arrivo. Comincia poi la cronometro degli uomini più attesi della classifica generale: tra essi c'è Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che passa al primo intermedio in 9'56'' dopo un'incertezza praticamente alla prima curva. Un po' a sorpresa, fa ancora meglio Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che all'intermedio di Solferino paga appena 15'' di ritardo dalla vetta: benissimo anche Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) e il suo 9'50'' prima di chiudere con un ritardo di 1'07''. Delude invece Daniel Felipe Martinez (Bora-Hansgrohe), che apre con un altissimo 10'09''. Al primo intermedio passano poi Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e soprattutto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): il primo transita in 9'50'', mentre il secondo mette a referto un clamoroso 9'35'' che scalza Ganna dalla vetta di Solferino. Filippo Zana (Team Jayco AlUla) termina in 37'34'', mentre Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), tutt'altro che uno specialista, chiude con un pessimo 38'52'': discorso analogo per Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL) e il suo 38'26''. Tiberi invece termina in 36'21'': un tempo non utile a scavalcare Ganna ma di certo buono a recuperare su diversi rivali della classifica generale. Al secondo intermedio Thomas scrive un 27'34'', mentre Pogacar passa con un ritardo di 10'' da Ganna: come da previsioni, la seconda parte del tracciato premia il piemontese a discapito dello sloveno, che quindi rispetto al primo intermedio lascia per strada 14''. E' decisamente alto il tempo di Martinez (26'08'') a maggior ragione alla luce del 36'16'' finale di Thomas: il colombiano invece chiude in 36'47'', subendo il sorpasso in classifica generale da parte del gallese, che a sua volta assiste al 35'31'' di Pogacar che sa di ulteriore giro di vite nei confronti della sua maglia rosa.

Ordine d'arrivo tappa 14 Giro d'Italia 2024

1) Filippo Ganna (IGD) in 35'02''

2) Tadej Pogacar (UAD) +29''

3) Thymen Arensman (IGD) +1'07''

4) Geraint Thomas (IGD) +1'14''

5) Lucas Plapp (JAY) +1'18''

6) Antonio Tiberi (TBV) +1'19''

7) Ben O'Connor (DAT) +1'25''

8) Tobias Foss (IGD) +1'26''

9) Mikkel Bjerg (UAD) +1'28''

10) Edoardo Affini (TVL) +1'30''

Classifica generale Giro d'Italia 2024

1) Tadej Pogacar (UAD) in 50h00'09''

2) Geraint Thomas (IGD) +3'41''

3) Daniel Felipe Martinez (BOH) +3'56''

4) Ben O'Connor (DAT) +4'35''

5) Antonio Tiberi (TBV) +5'17''

6) Thymen Arensman (IGD) +6'30''

7) Filippo Zana (JAY) +7'26''

8) Romain Bardet (DFP) +7'52''

9) Lorenzo Fortunato (AST) +8'40''

10) Alex Baudin (DAT) +8'56''

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