Milano-Sanremo 2024, il piano dell'Uae Team Emirates: "La Cipressa in 9 minuti per vincere"

Il general manager Matxin detta la strategia, ma Pogacar vara l'istinto: "Conteranno le gambe migliori e tanta fortuna"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
15 marzo 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 15 marzo 2024 – Da una parte il vincitore in carica Mathieu Van Der Poel e dall'altra un fuoriclasse assoluto Tadej Pogacar, con nel mezzo diversi outsider che cercheranno di inserirsi nel duello annunciato: la Milano-Sanremo 2024 si giocherà su diversi tavoli, con ognuno dei protagonisti più attesi impegnato a studiare la tattica vincente per far saltare il banco.

Il piano dell'UAE Team Emirates

Parlando dello sloveno, non esiste un condizionale sul suo attacco: ci si chiede già dove avverrà, dandolo quindi per certo. La cavalcata trionfale da 81 km sfoggiata alla Strade Bianche 2024, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è servita da ulteriore manifesto del modus operandi del capitano designato dell'UAE Team Emirates, squadra che dal canto suo, tramite le parole del general manager Joxean Matxin a GCN, prova a dare indicazioni sulla propria strategia. O a fare pretattica. "Il segreto per spuntarla potrebbe essere fare la Cipressa in meno di 9'. Prendo due esempi: due anni fa Davide Formolo la scalò in 9'30'' e in gruppo rimasero solo 27 corridori, mentre l'anno scorso sono saliti in 9'50'' e nel plotone ce n'erano ben 70. Se riusciremo a farla in meno di 9' secondo me resteranno in gioco anche meno di 20 corridori". Facile a dirsi, meno a farsi. "Sarebbe una corsa durissima, perché dopo la Cipressa bisognerebbe fare a tutto gas il Poggio. Ma questo è il piano di Tadej, che è un corridore super". Ma sarà proprio così o il general manager dell'UAE Team Emirates vuole seminare il panico ancora prima del via? In realtà, Matxin non ha nel proprio asso il favorito numero uno: sempre dando per buone le sue parole. "In pole vedo Van Der Poel. Dietro di lui c'è Pogacar, che alla Strade Bianche ha dimostrato di stare benissimo. Possibile che tutto possa giocarsi nel giro degli ultimi 5' di fuoco e chi avrà le gambe migliori la spunterà. Occhio anche ai dettagli: a Matej Mohoric bastò una curva per vincere la più tattica e imprevedibile delle Classiche".

Le dichiarazioni di Pogacar

Dall'estrema meticolosità di Matxin all'istinto di Pogacar, uno che si sa, attacca quando se la sente e senza pensarci troppo. "Tutti puntano a vincere una Classica del genere, a maggior ragione quando è una Monumento. In questa categoria la Milano-Sanremo è la più complicata da interpretare. Per me sarà una grande sfida, alla quale mi avvicinerò in condizioni migliori rispetto a un anno fa, quando non riuscii neanche a salire sul podio anche per una questione di dettagli e sfortuna". Anche lo sloveno individua i medesimi punti cruciali della corsa. "Vedremo come mi sentirò sulla Cipressa per poi provare ad avere le gambe migliori sul Poggio, ma potrebbe non bastare per vincere: tutto deve andare alla perfezione in un contesto in cui ogni squadra proverà più o meno a studiare le stesse strategie. Queste ultime - conclude Pogacar - potrebbero non bastare in una corsa pazza, che si deciderà nelle ultime due ore e forse addirittura nell'ultima ora".

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