Mondiali di ciclismo Zurigo 2024, Evenepoel: "La crono più dura della mia vita"

Il belga esulta all'arrivo ma non nega la fatica. Il ct azzurro Velo sorride a metà: "Giornata storica, ma pensavo che Ganna ce la facesse a vincere"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 settembre 2024
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Zurigo (Svizzera), 22 settembre 2024 - L'immagine sul podio, tra i due corazzieri Filippo Ganna ed Edoardo Affini, è impietosa, ma in appena 171 centimetri di altezza Remco Evenepoel riesce a sprigionare una potenza tale da renderlo ormai una macchina da guerra nelle cronometro. Dopo aver vinto un anno fa a Glasgow e a Parigi in ambito olimpico, il belga si ripete nella cronometro di Zurigo, nonostante forse si tratti di un successo più sudato del previsto.  

Le dichiarazioni di Evenepoel

  A dirlo sono gli appena 6'' di vantaggio all'arrivo su un Ganna tutt'altro che al top della forma, dopo una parte finale di estate di tribolazioni e il forfait dagli Europei e il quasi epilogo simile ai Mondiali: il tutto su un tracciato con diversi strappi e salite che sembrava decisamente amico. A dirlo è anche il diretto interessato, che non nasconde lo sforzo intenso per avere la meglio sul tandem azzurro. "E' stata una giornata pazzesca e molto dura, cominciata con un salto di catena a un minuto dalla partenza. Poi sono scattato senza il misuratore di potenza e quindi la mia crono si è basata solo sulle sensazioni". Un calvario, almeno emotivo, ben spiegato anche dalla vicinanza eccessiva della sua ammiraglia: il ct Sven Vanthourenhout probabilmente rischierà una multa, ma viste le premesse il supporto alla sua punta di diamante era d'obbligo. "Ho spinto abbastanza forte sulla seconda salita e ho dato tutto anche in discesa, ma senza il misuratore di potenza è stato folle mantenere quei ritmi negli ultimi chilometri. E' stata una delle cronometro più dure della mia vita, ma l'importante era vincere e l'ho fatto. Appena ho visto il triangolino verde all'arrivo ho capito di avercela fatta e quindi mi sono lasciato andare: vincere una cronometro ai Mondiali non è mai semplice - conclude Evenepoel - e quindi mi è venuta voglia di esultare".

Le dichiarazioni di Velo

 Chissà che il passato nel mondo del calcio del belga non c'entri con questi festeggiamenti, che in parte fanno anche casa Italia e il ct Marco Velo. "Sono strafelice, ma mi resta un po' di amaro in bocca. Sia Ganna sia Affini hanno fatto una grande cronometro e, parlando di Pippo, ero fiducioso che ce la potesse fare: in salita è andato forte come Evenepoel, sul quale continuava a guadagnare nel finale. Non so come abbia perso tutto quel tempo tra il primo e il secondo intermedio, ma si sapeva che un percorso così a strappi era più adatto al belga, che è più leggero fisicamente e quindi fa meno fatica. Complimenti a lui ma anche a noi, perché piazzare due dei nostri dietro un campione olimpico è un qualcosa che non era mai successo. Bene Ganna, che ha fatto la miglior crono da quando lo seguo, e tra l'altro dopo un periodo complicato, e bene Affini, che è un ragazzo eccezionale sul quale avrei messo la mano sul fuoco prima del Mondiale".

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