Mondiali di ciclocross, Van Aert a sorpresa ci sarà
Il belga cambia i propri piani dopo le buone sensazioni provate a Maasmechelen: "Sono contento di esserci anche per preparare al meglio la stagione su strada"
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Wout Van Aert (Ansa)
Roma, 26 gennaio 2025 - Nella vita si può sempre cambiare idea, a maggior ragione nello sport: succede così che Wout Van Aert, dopo mesi trascorsi a rispedire al mittente gli inviti, annunci la sua presenza ai Mondiali di ciclocross, in programma domenica prossima.
Le dichiarazioni di Van Aert
Il belga è evidentemente uscito rinfrancato dalla tappa di Coppa del Mondo di Maasmechelen, chiusa al secondo posto alle spalle di un certo Mathieu Van Der Poel: sensazioni che hanno contribuito a prendere una decisione a dir poco inattesa. "In questo momento mi sento bene e il mio inverno in generale è andato bene. Andare al Mondiale è stato un pensiero che mi è entrato nella testa solo nelle ultime ore e così, insieme al ct della mia Nazionale e all'allenatore della Visma-Lease a Bike, abbiamo deciso di competere". Dunque, a Liévin si prospetta l'ennesima sfida con Van Der Poel che come al solito promette spettacolo. "Sono molto contento di essere al via sia per l'evento in sé sia perché penso possa aiutarmi a preparare al meglio il prosieguo della stagione su strada. Naturalmente, la preparazione è stata particolare, ma proverò comunque a dare il massimo".
Van Der Poel vince a Hoogerheide
Intanto, quasi come un ping pong virtuale, lo stesso Van Der Poel non resta con le mani in mano e ingrana la settima a Hoogerheide, mandando quindi un segnale bello chiaro per l'imminente Mondiale. "Quello resta il mio obiettivo principale. Arrivo da un periodo molto positivo, ma se domenica non vincerò non potrò dire che il mio inverno sia stato positivo. Sarebbe bello per me trionfare ancora e scrivere un'altra pagina di storia". Queste le parole concesse ai microfoni di WielerFlits dall'olandese, ancora ignaro della presenza di Van Aert alla rassegna iridata ma comunque preoccupato da altri rivali. "Temo Thibau Nys, uno che può far bene in una gara singola, e anche Michael Vanthorenhout (fresco di vittoria della Coppa del Mondo, ndr), un altro avversario abituato a lavorare sodo per appuntamenti del genere. Non a caso, per la gara di Liévin non mi aspetto grosse differenze". Ad agitare la lunga vigilia di Van Der Poel è anche quella costola che dà fastidio praticamente da un mese. "I medici pensano si sia schieggiata a Loenhout, per poi rompersi del tutto a Besançon (due gare curiosamente vinte dall'olandese, ndr). All'inizio sembrava una cosa da poco di cui sorridere, ma una parte di me già aveva sensazioni negative". Il corridore dell'Alpecin-Deceuninck approfondisce il suo calvario. "Nelle prime settimane avvertivo dolore se tossivo o quando mi alzavo dal letto. Nella sfortuna, sono stato fortunato che la frattura fosse all'inizio dell'osso, consentendomi dunque di andare in bici: posso allenarmi e gareggiare, anche se ho ancora qualche problema in particolare se sollevo la spalla". Anche per questo motivo Van Der Poel non vuole sentirsi il favorito numero uno per domenica prossima. "Sicuramente ho delle credenziali, ma è una gara molto particolare e il fatto che in passato abbia già perso dimostra che tutto è possibile".
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