Mondiali di Zurigo 2024, Carapaz non ci sarà: "Priorità alla mia famiglia"

L'ecuadoriano annuncia il forfait per stare vicino alla figlia, operata d'urgenza: "Ora sta meglio ma ha ancora bisogno di me"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
23 settembre 2024
Richard Carapaz (Ansa)

Richard Carapaz (Ansa)

Roma, 23 settembre 2024 - Nello sport, come nella vita, ci sono priorità che vanno oltre qualsiasi obiettivo: lo sa bene Richard Carapaz, che annuncia il forfait dai Mondiali di Zurigo 2024 per restare vicino alla propria famiglia, alle prese con un momento molto complicato.  

I dettagli

  A raccontare tutto, dalla grande paura all'altrettanto grande sospiro di sollievo, è stato proprio il vincitore del Giro d'Italia 2019. "Sono stato obbligato a tornare in Ecuador perché ho dovuto accompagnare mia figlia, che ha subito un intervento di emergenza che fortunatamente è andato bene. Ora ha però ancora bisogno di attenzioni e, parlando solo del lato sportivo, in questi giorni non ho potuto allenarmi come volevo e come avrei dovuto. Quindi - conclude Carapaz - non sarò a Zurigo per i Mondiali". Per il corridore dell'EF Education-EasyPost sembrano passati anni luce dalle polemiche con la propria Federazione per la mancata convocazioni alle Olimpiadi di Parigi, per le quali era stato preferito Jhonatan Narvaez a spese del campione in carica. Più che una scelta, per la verità, in casa Ecuador, con un unico slot a disposizione, avevano pesato i calcoli interni basati sul ranking che avevano premiato il corridore della Ineos Grenadiers, di cui quest'anno ci si ricorda per la vittoria alla tappa 1 del Giro d'Italia 2024, quella che ha di fatto tolto a Tadej Pogacar l'en plein in maglia rosa: i due, curiosamente, l'anno prossimo saranno compagni di squadra all'UAE Team Emirates e avranno quindi modo di 'chiarirsi'. Per Carapaz invece l'imminente futuro parla di una rinuncia dolorosa ma obbligata quando entrano in ballo valori superiori a quelli sportivi. "Rappresentare l'Ecuador per me è una delle responsabilità più importanti, ma siamo umani e la salute della mia famiglia ha la priorità su tutto".

L'ultima di De Gendt

  C'è poi chi invece di essere a Zurigo, dove ieri ha avuto luogo la cronometro e dove domenica ci sarà la prova in linea, ha corso la Paris-Chauny 2024, di fatto l'ultima gara della sua carriera: è il caso di Thomas De Gendt, che si congeda del ciclismo con un toccante messaggio affidato ai proprio canali social. "Così, in un soffio, 16 anni di carriera sono spazzati via. Tutto quello per cui ho lavorato fin da quando avevo 10 anni è già solo un ricordo. Ma come sempre - continua il belga - la fine di qualcosa è l'inizio di altro e adesso non vedo l'ora di scoprire che sfide mi aspetteranno in futuro". Per il momento dell'ormai ex corridore della Lotto Dstny si conosce il passato, che parla di tantissime fughe, con molte delle quali andate a segno: per De Gendt, un corridore senza via di mezzo, dunque o all'attacco o in coda al gruppo, a referto vittorie di tappe in tutti i Grandi Giri e, parlando del solo Giro d'Italia, anche l'ottimo terzo posto in classifica generale del 2012.

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