Mondiali di Zurigo 2024, la gioia di Finn: "La giornata migliore della mia vita"
Il neo campione iridato della categoria juniores riporta in Italia il titolo dopo 17 anni: "Amo percorsi come questo, ma sono un corridore da corse a tappe"
Zurigo (Svizzera), 26 settembre 2024 – Dopo anni bui, nel ciclismo italiano qualcosa si muove: a confermare un trend molto promettente per il futuro a breve e più a lungo termine è il clamoroso numero messo a referto da Lorenzo Mark Finn nella prova juniores dei Mondiali di Zurigo 2024 che ha lasciato esterefatto un intero movimento, oltre a riportare in Italia un titolo che mancava da 17 anni (quando a vincerlo fu Diego Ulissi).
La cronaca e le dichiarazioni di Finn
Il primo vero grande protagonista della giornata è il maltempo, che aveva già inciso in negativo nella prova femminile, mandando ko l'azzurra Giada Silo. A livello maschile, non a caso, la Danimarca fa la gara tenendo un ritmo che costa diverse scivolate, assottigliando il plotone. Albert Withen Philipsen lancia il primo attacco sui numerosi strappi del percorso, ma si tratta di un fuoco di paglia: le fiammate, quelle vere, sono di Finn, che ci prova una prima volta e nella seconda, a 60 km dall'arrivo, fa il vuoto. A 30 km dalla fine il gruppo rinviene, trainato dal solito Philipsen, che poi accelera nell'ultimo giro prima di finire sull'asfalto. Finn, sempre rimasto alla sua ruota, va via e stavolta non ce n'è per nessuno: il titolo iridato è suo dopo 21 km di fuga solitaria. "Non avevo programmato di attaccare da solo, pensavo che qualcuno mi avrebbe seguito e infatti dopo un po' mi sentivo di esplodere. Stavo comunque bene al punto da vivere la migliore giornata di sempre anche quando sono rientrati in tre. Ho visto che Philipsen è caduto e spero stia bene, ma a quel punto sapevo di poter vincere". La disamina del classe 2006 prosegue. "Lo spagnolo non voleva dare cambi, ma lo posso capire: in salita sono più scattante e in un percorso del genere, con poca pianura, ho fatto io il ritmo e anche dietro si faceva fatica". La consapevolezza dei propri mezzi non manca al genovese (con origini britanniche da parte di padre), che presenta le proprie caratteristiche tecniche a coloro che non lo conoscevano prima dell'acuto odierno. "Ho chiuso la stagione in bellezza e ora finalmente posso riposarmi, ma con un occhio già all'anno prossimo. Ora mi attendono due stagioni in Under-23 per continuare il mio sviluppo di corridore a tappe: vado forte in salita e mi difendo a cronometro e percorsi come quello di oggi mi piacciono".
Valentin Paret-Peintre alla Soudal Quick-Step
Da un italiano a chi in Italia si è messo in mostra la scorsa primavera: Valentin Paret-Peintre, in occasione della tappa 10 del Giro d'Italia 2024, si è imposto come qualcosa di più del fratello minore di Aurélien, compagno di squadra alla Decathlon AG2R La Mondiale Team solo fino al termine dell'anno. Dal 2025 il classe 2001 si legherà alla Soudal Quick-Step, dando manforte dunque all'astro Remco Evenepoel nelle frazioni in salita dopo aver brillato alla Vuelta 2024 al servizio di Ben O'Connor.
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