Le pagelle della tappa 1 del Giro d’Italia 2024: Narvaez perfetto, con Pogacar dà spettacolo anche Pellizzari

L'ecuadoriano al passo del grande favorito, che non vince ma guadagna sui rivali. Il baby marchigiano e Conci regalano sorrisi all'Italia

di ANGELO COSTA -
4 maggio 2024
Jhonatan Narvaez sul podio di Torino

Jhonatan Narvaez sul podio di Torino

Torino, 4 maggio 2024 – Jhonatan Narvaez ha vinto la tappa 1 del Giro d’Italia ed è la prima maglia rosa. L’ecuadoriano a Torino ha battuto in volata Maximilian Schachmann e Tadej Pogacar, grande favorito della vigilia.

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Le pagelle

10 a JHONATAN NARVAEZ. Resistere alle sfuriate di Pogacar sullo strappo finale di Torino gli vale un premio doppio: la vittoria di tappa, la seconda dopo quella del 2020 a Cesenatico, e un’insperata maglia rosa. Dovrebbe essere il terzo uomo della Ineos, vista la crisi di Arensman si è già guadagnato il ruolo di vice Thomas.

9 a MAXIMILIAN SCHACHMANN. Dei tre che si giocano la prima rosa è sicuramente quello che non ti aspetti, anche se in una tappa simile a una classica non sorprende. Non sbaglia niente, ha la soddisfazione di mettere la ruota davanti a Pogacar, anche se non gli basta per centrare il bersaglio più importante.

8 a NICOLA CONCI. Non si accontenta di viaggiare con i migliori, ma nel finale si ritaglia un ruolo da protagonista: va all’attacco, resiste fino all’ultimo sullo strappo di San Vito, non molla neanche quando viene superato dai tre migliori di giornata e chiude con un quinto posto che regala fiducia e magari la convinzione per fare un buon Giro

8 a GIULIO PELLIZZARI. E’ il più giovane in corsa con i suoi vent’anni, è al debutto al Giro, ma corre come se ne avesse già affrontati altri. Stare coi migliori non lo spaventa semmai lo carica, non teme di lanciarsi all’attacco, nè di provare a seguire Pogacar: è solo la premessa, ma vale già come una promessa.

7 a TADEJ POGACAR. Non vincendo, vede evaporare l’idea di un Giro in rosa dall’inizio alla fine: dettagli. La realtà è che si dimostra ancora una volta un campione spettacolare, che non aspetta la corsa ma la fa: poco o molto che sia, alla fine guadagna su tutti, con la prospettiva di fare più danni su una salita lunga come Oropa.

5 a ROMAIN BARDET. Annunciato in grande forma, è tra i primi a spegnersi sul colle della Maddalena, quando Pogacar mette alla frusta i rivali con la squadra. Barcolla, poi molla, dopo aver illuso di poter essere addirittura una minaccia per il favorito sloveno: per uno che ama le salite, la strada si è impennata subito.

17 a DOMENICO POZZOVIVO. Il tempo di iniziare il diciottesimo Giro e di eguagliare il record di Panizza, e il lucano è già in terra, ad aggiornare il triste e lungo elenco delle sue cadute. E’ bravissimo a ripartire e a rientrare sui migliori, ma lo sforzo gli presenta inevitabilmente il conto: anche per lui la salita si è rivelata più lunga.

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