Ciclismo, Pedersen fissa l'obiettivo per il 2025: "Tutto sulla Parigi-Roubaix"

Il danese spera di migliorare il podio di quest'anno prima che sull'Inferno del Nord si fiondi anche Pogacar, come da intenzioni future

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 novembre 2024
Mads Pedersen

Mads Pedersen

Roma, 2 novembre 2024 - Se si parla poco di Mads Pedersen è solo perché nel ciclismo attuale la posta piena spesso se la prendono i cosiddetti fuoriclasse. Eppure, anche il danese avrebbe tutte le credenziali per entrare in questo novero grazie a una varietà di qualità poco comune. Velocista atipico con spiccate doti nelle Classiche, non a caso il campione iridato del 2019 ha già fissato il proprio obiettivo per il 2025.

I dettagli

Tramite un post affidato ai propri canali social, il corridore della Lidl-Trek ha lanciato un vero e proprio grido di battaglia. "Tutto ciò che faccio è guidato da un unico scopo: domenica 13 aprile 2025". La data non è casuale e conduce alla Parigi-Roubaix, corsa che nelle ultime edizioni ha visto Pedersen in netta crescita: dopo tanti piazzamenti di rincalzo e qualche ritiro, nel 2023 il danese è arrivato quarto, mentre nel 2024 addirittura terzo alle spalle di Jasper Philipsen e del vincitore Mathieu Van Der Poel. Oltre ai precedenti rincuoranti, ad alimentare l'appetito di Pedersen c'è probabilmente la 'fretta' di voler provare a vincere l'Inferno del Nord, una delle Classiche notoriamente più suggestive e complicate, prima che su di essa vi si fiondi il cannibale dei tempi moderni: quasi come una minaccia, Tadej Pogacar ha infatti affermato di volersi prima o poi cimentare nella Parigi-Roubaix per provare a vincere tutte le corse in calendario. Per la verità, più poi che prima, perché nel 2025 i piani dello sloveno dovrebbero essere altri. Dunque, dalla prospettiva di Pedersen e degli altri 'umani', meglio provare ad approfittarne prima che anche la Parigi-Roubaix possa diventare quasi off-limits.

Gli obiettivi del Tudor Pro Cycling Team

Da un corridore rimasto fedele alla sua causa a chi come Julian Alaphilippe e Marc Hirschi dal 2025 cambierà casacca, passando rispettivamente dalla Soudal Quick-Step e dall'UAE Team Emirates al Tudor Pro Cycling Team: per la gioia di James Spragg, coach e consulente della squadra svizzera, intervistato da Velo. "L'anno prossimo puntiamo a essere competitivi in tutte le gare più prestigiose. Penso che tra i nuovi innesti e i corridori già presenti abbiamo le carte in regola per puntare a ogni corsa World Tour per provare ad alzare la nostra asticella delle ambizioni". Il motivo è presto detto: la gloria, ma anche ambire a crescere di categoria, lasciando quella attuale (la Professional). "Entro la fine del 2025 vogliamo diventare una pro-squadra di vertice per avere un programma garantito per l'anno dopo, partecipando a tutti i Grandi Giri e alle Classiche, senza aspettare più le wild card. Il sogno invece - ammette Spragg - è diventare una formazione World Tour entro il 2029 e per farlo stiamo già provando a migliorare a livello di infrastrutture e materiali". Messaggio condiviso da Raphael Meyer, ceo della squadra elvetica. "Con i nuovi corridori e con quelli attuali cresceremo già nel 2025: stiamo lavorando duramente per migliorare ancora".

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