Tour de France 2025, Pogacar: "Percorso interessante. E che bello il Mont Ventoux"

Lo sloveno, vincitore della scorsa Grande Boucle, pensa già alla prossima edizione: "Sui Pirenei ho sempre raccolto buoni risultati. Le Alpi sono dure e la tappa con il Col de la Loze sarà quella regina"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
30 ottobre 2024
Jonas Vingegaard, Tadej Pogacar e Remco Evenepoel sul podio del Tour 2024

Jonas Vingegaard, Tadej Pogacar e Remco Evenepoel sul podio del Tour 2024

Roma, 30 ottobre 2024 - A caldo era arrivato il commento di Remco Evenepoel, poi è stato il turno di quello di Tadej Pogacar, che a sua volta ai microfoni de L'Equipe ha detto la sua sul percorso del Tour de France 2025 appena svelato.

"Bello il Mont Ventoux. E sulle Alpi... "

 "Si comincia con una prima settimana lunga nel nord della Francia: sarà interessante, perché ci sono tappe molto complicate. Tra essere metterei anche la cronometro di 33 km, che sarà molto bella. Poi si attraverserà tutto il Paese verso i Pirenei, per approdare a Tolosa per il primo giorno di riposo". Dalle sue meritate vacanze alle Seychelles, lo sloveno analizza il tracciato della prossima Grande Boucle, che lo vedrà al via con il dorsale 1 e, soprattutto, con gli occhi addosso di tutti i rivali che vorranno batterlo dopo questa stagione di grazia. "Mi incuriosisce soprattutto la cronometro di Peyragudes, perché quella salita in una corsa contro il tempo non l'ho mai fatta: sarà interessante vedere cosa succederà, ma in passato sui Pirenei ho raccolto buoni risultati. La tappa del Mont Ventoux - continua Pogacar - sarà quasi tutta pianeggiante, ma la salita è durissima, per scalatori puri. Amo quell'ascesa, diversa da tutte le altre e sarà bello vedere cosa accadrà prima del secondo giorno di riposo". Poi un'ultima settimana di fuoco, dedicata alle Alpi. "Lì è sempre molto duro. La tappa con il Col de la Loze è forse quella regina di tutto il Tour de France, perché vi sono presenti tantissime salite: penso che sarà brutale".

Cavendish verso il Tour de France 2025?

Non solo i favoritissimi: la prossima Grande Boucle, nonostante i tanti mesi di attesa ancora davanti, ha già acceso gli appetiti degli appassionati e di molti addetti ai lavori. Tra essi Biniam Girmay e Dylan Groenewegen, di professione velocisti che non hanno nascosto il sogno di accaparrarsi l'ambitissima prima maglia gialla. A proposito di velocisti: continua la querelle legata al futuro di Mark Cavendish. Finora, nel continuo avvincendamento di opinioni e prospettive, l'unica certezza ventilata dal britannico era il no definitivo al Tour de France dopo esserne diventato la scorsa estate il detentore del record di tappe vinte (35): in bilico sembrava (e sembra) esserci solo l'opzione ritiro, o meno. Invece, dal palco della presentazione dell prossima Grande Boucle, Cannonball lascia una porta aperta alla partecipazione alla prossima edizione grazie a un laconico commento ('Vedremo') che si presta a mille interpretazioni. Frase di circostanza per non guastare il clima di festa oppure reale tentennamento, magari fisiologico dopo aver visto il prossimo percorso della corsa a tappe più importante al mondo? Probabilmente la data buona per sciogliere definitivamente la matassa potrebbe essere il 2 novembre, giorno del Saitama Criterium 2024 organizzato proprio da Aso, che a sua volta nel promo dell'evento arrivato alla decima edizione parlava dell'ultima gara della carriera di Cavendish. Sarà proprio così?

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