Pogacar al Giro e Vingegaard rilancia: "Voglio vincere tutti i Grandi Giri in un anno"

Il danese prova a rubare la scena allo sloveno, fresco di annuncio di debutto alla Corsa Rosa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
18 dicembre 2023
Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard (Ansa)

Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 18 dicembre 2023 - Proprio nel momento in cui Tadej Pogacar annuncia la sua partecipazione al Giro d'Italia 2024, la prima in assoluto, Jonas Vingegaard rilancia la sfida virtuale tra i due eterni rivali sognando una sorta di 'Grande Slam' che nel ciclismo non ha alcun precedente a referto: vincere tutti e tre i Grandi Giri nello stesso anno.

A caccia del tris

Naturalmente, quando di mezzo c'è il danese, la platea del ciclismo si divide tra coloro che ne apprezzano l'ambizione estrema e quelli che invece non possono non evidenziare una sorta di boria e delirio di onnipotenza da parte del vincitore degli ultimi due Tour de France, intercettato dai microfoni di Wieler Revue. "Per me sarebbe un sogno correre tutti e tre i Grandi Giri nella stessa stagione per competere alla vittoria. Non sono sicuro che sia fisicamente possibile: ne parleremo insieme alla squadra per capire se la cosa sia fattibile. Per il momento si tratta di un piano bizzarro, nonché del mio più grande sogno per il prosieguo della carriera". Insomma, per ora si viaggia nel campo di un'ipotesi che ovviamente non riguarda il 2024, anno che vedrà la 'nuova' Jumbo-Lease a Bike dover fare i conti con un nuovo capitano in squadra, Sepp Kuss. "Sono felice che abbia vinto la Vuelta: era ciò che volevo. E' pur vero che se non ce l'avesse fatta, avrei provato ad attaccare io per prendermi la vittoria". Un discorso che sicuramente, lo scorso settembre sulle strade di Spagna, avrà pensato anche Primoz Roglic, che non a caso avrebbe presto lasciato lo squadrone olandese per approdare alla Bora-Hansgrohe. "Ora per i nostri direttori sportivi sarà più facile programmare la stagione, con i relativi piani dei vari capitani. Si sapeva che Roglic ambisse al Tour de France, che non ha ancora vinto". E che, in caso di permanenza alla Jumbo-Lease a Bike, sarebbe rimasto ovviamente una chimera.

Gli uomini di Pogacar

Se il danese non attira le simpatie, il suo rivale Pogacar spesso raccoglie notoriamente il feedback opposto. Oggi lo sloveno, come gran parte dei ciclisti, è in Spagna per preparare una prossima stagione che vedrà il tanto agognato debutto alla Corsa Rosa. "Ho sempre desiderato partecipare al Giro d'Italia e penso oggi di essere arrivato all'età giusta per tentare l'assalto a due Grandi Giri in un anno: mi sento pronto per questa sfida". Pogacar, felice anche di mangiare molta pasta e pizza il prossimo anno tra corse e ricognizioni, sarà accompagnato nella nuova avventura da una formazione di tutto rispetto. I luogotenenti saranno Jay Vine, Rafal Majka e Felix Grossschartner, fondamentali quando la strada salirà, con l'australiano che potrebbe diventare qualcosa di più in caso di problemi allo sloveno: il resto della batteria vedrà figurare Mikkel Bjerg, Rui Oliveira, Juan Sebastian Molano e Domen Novak. Lo spessore del roster salirà al Tour de France, con Adam Yates, Joao Almeida e Juan Ayuso a provare a fare classifica e Marc Soler, Pavel Sivakov, Tim Wellend e Nils Politt a occupare i ruoli di gregari e attaccanti.

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