Ciclismo, Pozzovivo pensa al ritiro: "Smetto se entro fine ottobre non trovo una squadra"

Il realismo del lucano: "Di gamba sto bene, ma non posso restare in sospeso fino a marzo come l'anno scorso"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
12 ottobre 2023
Domenico Pozzovivo (Ansa)

Domenico Pozzovivo (Ansa)

Roma, 12 ottobre 2023 – Da diversi anni questo periodo diventa quello in cui Domenico Pozzovivo va alla disperata ricerca di una squadra per la stagione successiva: pena il rischio di dover appendere la bici al chiodo. Rischio che mai come adesso sembra vicino.

"Non voglio ritirarmi, ma... "

 Ad ammetterlo è stato proprio il classe '82, che tra poche settimane vedrà il proprio legame con l'Israel-Premier Tech terminare fisiologicamente. E poi? La prospettiva più temuta l'ha confessata proprio il diretto interessato, reduce dal Giro del Veneto 2023, vinto a sorpresa da Dorian Godon. "Vedremo se la Veneto Classic 2023 sarà l'ultima gara di questa stagione o della mia intera carriera. La gamba in realtà la sento ancora bene e, sinceramente, non ho intenzione di ritirarmi. Allo stesso tempo - continua Pozzovivo - non voglio fare come lo scorso inverno, quando ho atteso fino a marzo per trovare una squadra. A tal riguardo, mi pongo un limite: se entro fine ottobre non avrò un contratto, dovrò accettare la situazione e arrendermi al ritiro". Insomma, parole pesanti e chiare che spingono proprio verso la direzione indicata dal lucano, che mai vorrebbe vivere altri mesi di attesa e di quasi 'elemosina' prima di conoscere il proprio destino. La carta d'identità di certo non aiuta un corridore che, in effetti, di aiuti nella propria carriera ne ha ricevuti ben pochi, con l'ombra della sfortuna e dei guai fisici sempre pronta a fare capolino nei momenti decisivi. Intanto, in attesa che scocchi la deadline indicata, Pozzovivo potrebbe essere presente venerdì 13 ottobre a Trento in occasione della rivelazione dell'intero percorso del Giro d'Italia 2024: una chiara spia di un corridore che, almeno sotto il profilo mentale, ha ancora la ferma intenzione di sentirsi tale.

La rinascita di Viviani

In effetti, non sempre l'incedere dell'età porta con sé un declino inesorabile. Ne sa qualcosa Elia Viviani, che dopo una lunga crisi sta vivendo una vera e propria rinascita su strada. Il velocista della Ineos Grenadiers si è aggiudicato la tappa 1 del Tour of Guangxi 2023, la corsa che di fatto chiude il calendario World Tour. Alle spalle del classe '89, a testimonianza dell'abbondanza di sprinter italiani in giro, si è piazzato Jonathan Milan in quello che è stato quasi una sorta di scontro generazionale. Della corsa cinese, in realtà, se n'era parlato anche prima del via ufficiale. Merito (si fa per dire) di Madis Mihkels e Gerben Thijssen, che hanno avuto la 'brillante' idea di imitare gli occhi a mandorla in un video che ha subito alzato un polverone legato al razzismo. I due, manco a dirlo, sono stati subito mandati a casa dall'Intermarché-Circus-Wanty, con tanto di sospensione da parte della stessa. Non solo: in campo potrebbe scendere anche l'UCI, che valuta eventuali azioni disciplinari contro due corridori che hanno scelto proprio il modo migliore (si fa per dire, ancora) per chiudere le proprie stagioni di per sé già non esattamente entusiasmanti.

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