Pozzovivo chiude la carriera: al Giro di Lombardia l’ultima gara
Il lucano, 38esimo al traguardo, saluta dopo 20 stagioni da professionista. Tanti i piazzamenti di un corridore bersagliato dalla malasorte ma entrato comunque nel cuore dei tifosi
Roma, 12 ottobre 2024 – Quando Domenico Pozzivivo, nell'ormai lontano 2005, si affacciava nel mondo del professionismo per la prima volta tramite l'allora Ceramica Panaria-Navigare (oggi proprio la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè della famiglia Reverberi dove il cerchio si chiude), Tadej Pogacar era solo un bambino che probabilmente stava appena dando i primi colpi di pedale. Mentre lo sloveno firma il suo quarto successo di fila al Giro di Lombardia, eguagliando la striscia raggiunta da Fausto Coppi a cavallo tra il 1946 e il 1949, il lucano, 38esimo al traguardo con un ritardo di 11'23'', si preparava a dire addio al ciclismo tra emozioni, gioia e tanti rimpianti. Non prima di aver ricevuto la meritatissima ovazione sul traguardo di Como.
La carriera di Pozzovivo
L'acuto buono a scrivere il proprio nome sui libri del ciclismo non c'è mai stato, ma Pozzovivo si è distinto per generosità e devozione alla causa anche a dispetto delle tante rovinose cadute che hanno spesso minato la sua carriera. Tanti piazzamenti (ben 7 volte nella top 10 del Giro d'Italia, con l'ultima nel 2022, a quasi 40 anni) ma pure qualche successo: su tutti il Giro del Trentino 2012, una tappa al Giro d'Italia 2012, una alla Volta Ciclista a Catalunya 2015 e un'altra al Giro di Svizzera 2017. Fuori gara, tra un allenamento e l'altro, il piccolo scalatore ha conseguito due lauree: la prima in Economia Aziendale e la seconda in Scienze Motorie, oltre a saper suonare il piano e a intendersi di meteorologia, una disciplina notoriamente molto vicina al ciclismo. Il podio al Giro d'Italia non è mai arrivato, ma il record di partecipazioni di Wladimiro Panizza (18) è stato eguagliato proprio nell'ultima edizione, chiusa al 20esimo posto.
Niente podi neanche negli altri Grandi Giri e nelle Classiche, ma Pozzovivo, che presto diventerà papà come annunciato al foglio firma, è entrato di diritto nel cuore dei tifosi, come emerso anche sulle strade del Giro di Lombardia 2024, teatro di un altro ritiro. In contemporanea terminava anche la carriera di Dario Cataldo, altro corridore bersagliato dalla malasorte e omaggiato prima della gara dai compagni di squadra della Lidl-Trek con una particolare maschera recante il suo volto. Tornando a Pozzovivo, nell'anno in cui si snocciolano i numeri della carriera da fuoriclasse ancora nel pieno del vigore di Pogacar, esistono altre cifre, a loro volta dalla portata mastodontica, seppur sotto un'altra accezione: 1.215 giorni di gare in 20 stagioni da professionista, 25 partecipazioni ai Grandi Giri, 13 vittorie totali, 54 podi complessivi e 297 ingressi in top 10. Numeri importanti di un uomo, ancor prima di un atleta, capace di rialzarsi con pazienza e dignità dopo ogni caduta, in gara e non, come quella che nell'agosto 2019 ne minò seriamente prima la vita e poi la carriera.
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