Ciclismo, Simon Yates: “Mi sono ridotto l'ingaggio pur di andare alla Visma-Lease a Bike”

Il britannico non nasconde la gioia per un trasferimento che ridurrà le sue velleità personali: "Non sono più giovanissimo e a una squadra così non si dice di no"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
16 settembre 2024
Simon Yates (Ansa)

Simon Yates (Ansa)

Roma, 16 settembre 2024 - Nel calcio questo scenario non è proprio inedito: ridursi lo stipendio per approdare nella squadra dei sogni. Nel mondo del ciclismo, dove gli emolumenti di norma viaggiano su binari diversi e dove il senso di appartenenza alle formazioni spesso latita, quanto fatto da Simon Yates per unirsi alla Visma-Lease a Bike è un qualcosa quasi di inedito.

I dettagli

 Proprio la squadra olandese rappresenta la meta ideale di molti professionisti, sedotti da una macchina (quasi) perfetta in strada, su pista e anche nel fango del ciclocross e vincente sia a livello maschile sia femminile. Insomma, sempre per portare avanti la metafora calcistica, la Visma-Lease a Bike rappresenta un po' il Real Madrid del ciclismo, dove un giocatore approderebbe a ogni costo: anche quello di recitare un ruolo più defilato o, appunto, vedersi ridurre l'ingaggio. E' quanto ha confessato senza nascondersi Yates, un tempo il gemello 'forte' dei due ma negli ultimi anni scivolato indietro nelle gerarchie di fronte alla crescita di Adam in seno all'UAE Team Emirates, un altro colosso del ciclismo. "Prima di ora non avevo mai avuto una seria opportunità per scegliere la squadra dove trasferirmi. Poi ho ricevuto diverse offerte, ma nessuna era interessante come quella della Visma-Lease a Bike, che ho subito accettato". Nonostante fosse nell'aria da mesi, questo trasferimento, nella finestra estiva di ciclomercato, è stato uno dei più chiacchierati e una delle motivazioni la spiega proprio Yates. "Prima dell'ufficialità in molti hanno criticato la mia scelta, asserendo che nel ciclismo debba esistere un salary cap per tutelare le squadre. La realtà, nel mio caso, è molto diversa, perché ho accettato uno stipendio più basso pur di entrare nel mondo della Visma-Lease a Bike". Yates spiega poi nel dettaglio cosa lo abbia spinto a legarsi a un progetto così ambizioso nel quale però rischia di diventare uno dei tanti, al contrario del ruolo centrale garantito dal Team Jayco AlUla, la sua quasi ex compagine. "Volevo fortemente questa squadra, una delle più forti del panorama World Tour e lo volevo anche come 'premio' della mia carriera: finora, in 11 anni, ho dato tutto ovunque sia andato e quindi non ci vedo nulla di male ora, a quest'età, a scegliere di trasferirmi in una formazione così importante". Insomma, tra le righe il classe '92 fa capire di essere disposto a rinunciare a tante ambizioni personali pur di regalarsi l'ultimo scampolo di carriera in una corazzata. "Penso sia un'opportunità emozionante, arrivata al momento giusto per me. Non sono più giovanissimo e sto invecchiando, ma ho ancora motivazioni forti e tanta spinta nelle gambe. Proprio in questa fase mi è arrivata questa proposta allettante alla quale non potevo proprio dire di no". Dunque, per il britannico si prospetta il ruolo di luogotenente di Jonas Vingegaard: ruolo ampiamente accettato dal diretto interessato, consapevole di aver forse già attraversato la fase più fulgida della carriera, da individuare nel 2018, con la grande illusione al Giro d'Italia prima del crollo sul Colle delle Finestre e il riscatto alla Vuelta.

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