Tappa 10 Vuelta 2024: tris di Van Aert. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il belga si inserisce nella fuga buona e beffa gli altri attaccanti, tra i quali un generoso Pacher. Calma piatta tra i big, mentre si ritira Ciccone, che era caduto nei giorni scorsi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 agosto 2024
Wout Van Aert (Ansa)

Wout Van Aert (Ansa)

Baiona (Spagna), 27 agosto 2024 - La tappa 10 della Vuelta 2024 porta la carovana da Ponteareas a Baiona dopo 160 km. Il terreno sembra perfetto per una fuga dalla distanza e infatti il vincitore di giornata esce dall'attacco della prima ora, a sua volta formatosi dopo una lunga attesa e un inizio piuttosto turbolento: si tratta di Wout Van Aert, il favorito assoluto che non delude le aspettative prima inserendosi nell'attacco buono, dopo averlo cercato fin dalla prima pedalata, e poi beffando i compagni di fuga dopo il traguardo volante di A Barroca. Il belga scatta per blindare ulteriormente la sua maglia verde e per sfruttare una distrazione di Marc Soler, il rivale più pericoloso, rimasto momentaneamente attardato con l'ammiraglia: solo Quentin Pacher non si fa beffare dal corridore della Visma-Lease a Bike prima di alzare a sua volta bandiera bianca a ridosso degli ultimi metri. Parlare di volata è infatti ingeneroso: il francese ci prova, ma molla subito, consegnando così a Van Aert la vittoria numero 3 in questa Vuelta 2024 e la numero 49 in carriera. Il tutto dopo una primavera da incubo. Da incubo finora è anche la Vuelta 2024 dell'Italia: dopo aver perso Antonio Tiberi, tra l'altro in maglia bianca, per un colpo di calore, abdica anche Giulio Ciccone, già lontano in graduatoria e messo ko dai postumi della caduta dei giorni scorsi curiosamente causata da un capriolo. In Galizia, dove finalmente i corridori trovano temperature più 'umane', non ha fortuna neanche Alessandro De Marchi, che prova invano a entrare nella fuga buona. La tappa 11, la Campus Tecnologico Cortizo.Padron-Campus Tecnologico Cortizo.Padron di 166,5 km, prevede 4 GPM e in generale un percorso vallonato che sembra adatto ai tentativi dalla distanza: a meno di qualche attacco sul tratto al 9% di pendenza presente sulla salita conclusiva da parte di qualche uomo di una classifica generale ancora guidata da Ben O'Connor.

La cronaca

Dopo un breve tratto in pianura, la strada comincia a salire verso l'Alto de Fonfria (15,4 km con una pendenza media del 4,2%) e quasi di pari passo partono i tentativi di formare la fuga buona: tra i più attivi c'è Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), che scollina per primo, mentre deve arrendersi Mauri Vansevenant (T-Red-Quick-Step), a sua volta a pancia a terra nella prima fase di gara. La maglia verde è scatenata e presente in ogni attacco: quello che comincia a fare il vuoto vede protagonisti, oltre al leader della classifica a punti, Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Marc Soler (UAE Team Emirates), William Junior Lecerf (T-Red-Quick-Step) e Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck). All'inseguimento di questo drappello si lancia Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), che prova a sfruttare le sue doti da cronoman in uno dei pochi tratti in pianura di un percorso costantemente vallonato: il friulano resta a lungo a bagnomaria prima di alzare bandiera bianca e farsi riassobire dal gruppo, che procede a ritmo tranquillo. Non a caso, i battistrada imboccano l'Alto de Vilachan (6,3 km con una pendenza media del 5,5%) con un vantaggio di 6'20'': a scollinare per primo è Lecerf, mentre l'Alto de Mabia (6 km con una pendenza media del 5,7%) vede il successo di Van Aert, che scatta a ridosso del traguardo volante di A Barroca. Il belga, sfruttando anche l'assenza momentanea di Soler, attardato con la sua ammiraglia, prosegue nella sua azione, portandosi dietro Pacher. Intanto arriva la notizia del ritiro di Giulio Ciccone (Lidl-Trek), ormai lontanissimo in classifica generale alle prese con un dolore al ginocchio dopo la caduta del weekend curiosamente causata da un capriolo. I due 'nuovi' battistrada proseguono di comune accordo sull'Alto de Mougas (9,9 km con una pendenza media del 6% e massima del 15%), l'ultimo GPM di giornata ma non l'ultima salita, dato che poco prima del traguardo è in programma un insidioso dentello. Un po' a sorpresa, questa salita fa una bella scrematura anche in gruppo, anche se 'vittime' illustri non ce ne sono: l'eccezione è Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), all'ennesimo calvario dopo le cadute dei giorni scorsi. Davanti intanto ci sono ancora Van Aert, che scollina per primo prendendosi anche i 6'' di abbuono, e Pacher (a lui 4'' di abbuono), al cui inseguimento si forma una coppia composta da Lecerf, che si prende gli ultimi 2'' di abbuono, e Soler. I due al comando proseguono di comune accordo anche dopo il dentello finale, rimandando così la resa dei conti a una volata finale: sulla carta il terreno ideale per Van Aert, e non a caso Pacher prova ad anticipare i tempi con uno scatto che però non sortisce gli effetti sperati. Si tratta della resa da parte del francese, che neanche ci prova a fare la volata: a vincere è Van Aert, il favorito di giornata che cala il tris, mentre nel gruppo maglia rossa la calma è decisamente piatta.

Ordine d'arrivo tappa 10 Vuelta 2024

1) Wout Van Aert (TVL) in 3h50'47''

2) Quentin Pacher (GFC) +3''

3) Marc Soler (UAD) +2'01''

4) William Junionr Lecerf (SOQ) +2'01''

5) Juri Hollmann (ADC) +2'01''

6) Txomin Juaristi (EUS) +5'13''

7) Jhonatan Narvaez (IGD) +5'31''

8) Stefan Kung (GFC) +5'31''

9) George Bennett (IPT) +5'31''

10) Harold Tejada (AST) +5'31''

Classifica generale Vuelta 2024

1) Ben O'Connor (DAT) in 40h05'54''

2) Primoz Roglic (RBH) +3'53''

3) Richard Carapaz (EFE) +4'32''

4) Enric Mas (MOV) +4'35''

5) Mikel Landa (SOQ) +5'17''

6) Florian Lipowitz (RBH) +5'29''

7) Adam Yates (UAD) +5'30''

8) Felix Gall (DAT) +5'30''

9) Carlos Rodriguez (IGD) +6'00''

10) David Gaudu (GFC) +6'32''

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