Tour de France 2023, tappa 12: vince Ion Izagirre. Ordine d'arrivo e classifica generale
Lo spagnolo la spunta tra i fuggitivi di giornata. Ancora scintille tra Jumbo-Visma e UAE Team Emirates prima delle frazioni alpine
Belleville-en-Beaujolais (Francia), 13 luglio 2023 - La tappa 12 del Tour de France 2023 premia ancora la Cofidis, che era reduce da un digiuno di vittorie alla Grande Boucle lungo 15 anni: prima Victor Lafay e poi Ion Izagirre spezzano l'incantesimo, con l'esperto corridore spagnolo che si aggiudica una frazione ancora una volta pazza nella prima parte, quella che precede la formazione della fuga buona. In questa fase, come ormai da tradizione, anche Jumbo-Visma e UAE Team Emirates si sfidano a colpi di scatti e prove di forza che potrebbero tuttavia presentare il proprio conto con l'imminente arrivo delle Alpi. Evidentemente non la pensano così la maglia gialla Jonas Vingegaard e il suo primo e forse unico avversario Tadej Pogacar, che sembrano aver ingaggiato una sfida continua anche sotto il profilo psicologico. A testimonianza di ciò arriva addirittura lo sprint dello sloveno all'arrivo del gruppo, molto distante rispetto a quello dei battistrada: un segnale di forza o un errore, considerando anche le poche garanzie offerte dalla sua squadra in salita? Lo si scoprirà presto: forse già a partire dalla tappa 13, la Chatillon-sur-Chalaronne-Grand Colombier, che si preannuncia breve ma intensa e complicatissima: 'appena' 137,8 km con un solo GPM da scalare, ma si tratta della terribile ascesa finale di Hors Catégorie.
Le pagelle della 12esima tappa – di Angelo Costa
La cronaca
Il gruppo riparte senza Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step), che chiude finalmente un calvario iniziato dopo la caduta occorsa nella prima parte del Tour. Al via ci sono invece tutti gli altri uomini più attesi della giornata, che si danno battaglia fin dalle prime rampe della Cote de Thizy-les-Bourgs (4,3 km con una pendenza media del 5,6%) per cercare di creare la fuga buona: a scollinare per primo è Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers), che batte nello sprint Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Quest'ultimo si riscatta sul Col des Écorbans (2,1 km con una pendenza media del 6,9%), che è teatro di una bruttissima caduta che costringe David De La Cruz (Astana Qazaqstan Team) al ritiro. La fuga fa ancora fatica a nascere anche a causa del ritmo indiavolato imposto dalla Jumbo-Visma, che costa caro tra gli altri a Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty), Ben O'Connor (AG2R Citroen Team) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Il primo attacco che fa il vuoto è quello di Mads Pedersen (Lidl-Trek), Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) e Dylan Teuns (Israel-Premier Tech): a questo terzetto si aggiungono strada facendo Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Guillaume Martin, Ion Izagirre (Cofidis), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Andrey Amador (EF Education-EasyPost), Ruben Guerreiro, Matteo Jorgenson (Movistar Team), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies). Alle loro spalle si consuma l'inseguimento disperatissimo di Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Jasper Stuyven (Lidl-Trek): i due rientrano sulla testa della corsa poco prima del traguardo volante di Régnié-Durette, tagliato per primo da Pedersen. La corsa entra in una fase più tranquilla e definita: il passaggio sul Col de la Casse Froide (5,2 km con una pendenza media del 6,1%) sorride a Martin. In gruppo intanto una caduta coinvolge Michael Woods (Israel-Premier Tech), Pascal Eenkhoorn, Florian Vermeersch (Lotto Dstny) e Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team): le conseguenze peggiori le accusa uno sfortunatissimo Ciccone, che riesce comunque a tornare in bici. Intanto in discesa Van Der Poel e Amador provano a sorprendere i compagni di fuga: i due approcciano a braccetto le prime rampe del Col de la Croix Montmain (5,5 km con una pendenza media del 6,1%) prima che Van Der Poel si metta in proprio con una grande sparata. L'olandese scollina per primo e beneficia del mancato accordo che tra ciò che resta del drappello degli attaccanti: i migliori sono Pinot e Jorgenson, che completano la loro rimonta sul Col de la Croix Rosier (5,3 km con una pendenza media del 7,6%). Questo terzetto viene poi raggiunto da Benoot, Izagirre, Burgaudeau, Martin e Johannessen. A 2 km dallo scollinamento Izagirre rompe gli indugi e guadagna gli 8'' di abbuono messi in palio. Intanto in discesa uno sfortunatissimo Torstein Traeen (Uno-X Pro Cycling Team) è protagonista dell'ennesima caduta del suo Tour. La marcia di Izagirre prosegue nel migliore dei modi: solo gli scatti di Burgaudeau e Jorgenson sembrano cambiare l'inerzia. In realtà non è così: la galoppata dell'esperto spagnolo continua fino al traguardo, con Burgaudeau che batte nello sprint dei delusi Jorgenson. Decisamente più calma l'andatura del gruppo, in cui comunque si consuma uno sprint, che premia a sorpresa Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): un messaggio chiaro a Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) in vista delle prossime tappe. A tal riguardo, va comunque considerata la differenza sostanziale tra la forza delle due squadre in salita, con lo sloveno che verosimilmente dovrà gestire l'intera caccia alla maglia gialla in prima persona: forse non un problema per un fuoriclasse assoluto, così come lo è il danese, che però ha confessato di non amare le frazioni con una sola salita da scalare, come appunto quella in programma domani. Paura fondata o pretattica?
Ordine d'arrivo tappa 12 Tour de France 2023
1) Ion Izagirre (COF) in 3h51'42'' 2) Mathieu Burgaudeau (TEN) +58'' 3) Matteo Jorgenson (MOV) +58'' 4) Tiesj Benoot (TJV) +1'06'' 5) Tobias Halland Johannessen (UXT) +1'11'' 6) Thibaut Pinot (GFC) +1'13'' 7) Guillaume Martin (COF) +1'13'' 8) Dylan Teuns (IPT) +1'27'' 9) Ruben Guerreiro (MOV) +1'27'' 10) Victor Campenaerts (LTD) +3'02''
Classifica generale Tour de France 2023
1) Jonas Vingegaard (TJV) in 50h30'23'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +17'' 3) Jai Hindley (BOH) +2'40'' 4) Carlos Rodriguez (IGD) +4'22'' 5) Pello Bilbao (TBV) +4'34'' 6) Adam Yates (UAD) +4'39'' 7) Simon Yates (JAY) +4'44'' 8) Tom Pidcock (IGD) +5'26'' 9) David Gaudu (GFC) +6'01'' 10) Thibaut Pinot (GFC) +6'33''
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