Tour de France 2024, Evenepoel attacca e Pogacar non risponde: dopo 49 tappe cade un tabù

Lo sloveno non replica al belga, probabilmente per non favorire l'inseguimento di Vingegaard, e lascia sull'asfalto 10'': un evento che non accadeva da quasi un anno

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
17 luglio 2024
Remco Evenepoel e Tadej Pogacar (Ansa)

Remco Evenepoel e Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 17 luglio 2024 - La 'bromance' tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel, con i due spesso protagonisti di gag durante i rulli post tappa, è una delle tante note di colore del Tour de France 2024, dove lo spettacolo non sta mancando proprio grazie ai suoi assi: nella tappa 17 i due, più amici che mai, hanno attaccato Jonas Vingegaard, che si è trovato sotto un fuoco incrociato palesando una condizione di forma decisamente in calo. In realtà, ognuno aveva i suoi obiettivi: il belga è scattato sulla salita verso Superdévoluy per avvicinarsi al secondo gradino del podio, oggi occupato dal danese, mentre lo sloveno è rimasto a ruota per non aiutare l'eterno rivale nell'inseguimento. Proprio questa mossa della maglia gialla ha in realtà interrotto una striscia che durava da quasi un anno.  

I dettagli

  Correva il 19 luglio 2023 e a Courchevel si registrava la resa definitiva di Pogacar, che perse oltre 7' da un Vingegaard che di fatto quel giorno appose l'ipoteca sul suo secondo successo al Tour de France dopo aver già messo un bel sigillo nella cronometro della frazione precedente. Da allora, a livello di Grandi Giri in cui Pogacar ha preso parte, sono trascorse 49 tappe: un lasso temporale in cui mai nessuno aveva strappato al fuoriclasse sloveno dei secondi se si escludono le cronometro e gli abbuoni. La striscia la spezza Evenepoel, che proprio nella corsa contro il tempo disputata finora al Tour de France 2024 aveva inflitto a Pogacar una lezione, confermandosi il migliore al mondo della specialità. Anche in quel caso però le attenuanti allo sloveno non mancavano: a cominciare da un tracciato più adatto agli specialisti. Lo stesso si può dire di quanto accaduto oggi nella Saint-Paul-Trois-Chateaux-Superdévoluy, una frazione caotica fin dalle prime pedalate che alla fine avrebbe incoronato la fuga nella figura di Richard Carapaz. Lo stesso Pogacar, dopo la linea dell'arrivo, avrebbe confermato il caos odierno con un'uscita destinata a entrare già nella storia di questa Grande Boucle: "Per me è stata un'ottima giornata nonostante abbiamo corso come i ragazzini della categoria juniores, facendo tanti chilometri a tutta. Poi mi sono un po' sgranchito le gambe e nel finale ho attaccato: non so neanch'io perché l'ho fatto". Il bottino (2'' guadagnati su Vingegaard) soddisfa forse più sul piano psicologico che su quello di una classifica generale in cui c'è da registrare anche la rimonta di 10'' effettuata da Evenepoel grazie allo scatto sulla salita finale: un'azione che forse non basterà al belga, oggi terzo in graduatoria, per scavalcare il danese e men che meno lo sloveno ma che, riguardo a quest'ultimo, interrompe una striscia che durava da 49 tappe. Insomma, forse quest'attacco non servirà a cambiare la storia di questo Tour de France, sempre più nel segno di Pogacar, ma a suo modo una pagina l'ha aggiornata. E, conoscendo la competitività dello sloveno anche a dispetto dell'amicizia, c'è da immaginarsi la pronta replica nei prossimi giorni.

 

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