Tour de France 2024, dubbi sulla forma di Evenepoel. Lefevere: "Deve solo perdere peso"

Il belga è apparso in difficoltà al Giro del Delfinato 2024. Per il dirigente della Soudal Quick-Step è tutto nella norma: "Guai se fosse ora al top della condizione"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 giugno 2024
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 11 giugno 2024 - Quando di mezzo c'è Remco Evenepoel i dubbi sulle sue reali qualità nei Grandi Giri sono all'ordine del giorno. Se a livello di Classiche Monumento la doppietta, nel 2022 e nel 2023, nella Liegi-Bastogne-Liegi ha fugato diverse perplessità, insieme a vari altri successi ottenuti nelle gare di un giorno (su tutti i titoli iridati in linea nel 2022 e a cronometro nel 2023), nelle corse da tre settimane neanche la vittoria della Vuelta 2022, non particolarmente dura sotto il profilo altimetrico, è servita a fare del belga, agli occhi dell'opinione pubblica e degli addetti ai lavori, un corridore buono per lottare per la classifica generale. I due ritiri, con annesse polemiche e altre debacle in salita, dal Giro d'Italia nel 2021 e nel 2023 (con quest'ultimo che porta con sé ancora qualche strascico legato al premio-presenza e al suo pagamento) hanno fatto il resto al punto da demandare all'imminente Tour de France 2024 forse il verdetto decisivo: sempre ammesso che il corridore della Soudal Quick-Step ci arrivi in condizioni di forma ottimali.  

I dettagli  

 Qui si apre un altro fronte, un po' una consuetudine intorno a un predestinato che però, tra cadute, passi falsi e polemiche, proprio non riesce a mettere un punto interrogativo alla sua carriera da professionista, iniziata nel 2019 (dopo aver saltato completamente la categoria Under-23). I feedback emessi dal Giro del Delfinato 2024, a parte l'ormai consueto acuto a cronometro, con tanto di maglia gialla momentaneamente indossata, sono stati poco rincuoranti: Evenepoel, settimo in graduatoria, ha sempre perso terreno in salita, riaprendo così l'ennesimo dibattito mitigato solo in parte dai postumi della caduta occorsa ad aprile al Giro dei Paesi Baschi 2024 e dall'altro tonfo, stavolta senza grosse conseguenze a parte qualche botta, avvenuto proprio nella corsa del sud-est della Francia. Un'attenuante se l'è data proprio il belga, che ha confessato di aver sofferto di allergia a causa delle presenza della moquette in uno degli alberghi che aveva ospitato lui e la sua squadra. Un'altra, per la verità già visibile a occhio nudo, l'ha fornita Patrick Lefevere, il gran capo della Soudal Quick-Step, notoriamente abituato a 'bastonare' spesso i suoi corridori: ne sa qualcosa Julian Alaphilippe. Il dirigente belga di solito è più morbido con Evenepoel e conferma la sua linea anche stavolta, sulla rubrica che tiene su Het Nieuwsblad. "Prima del Giro del Delfinato avevo già detto ai giornalisti che i nostri corridori dovranno essere al top della forma a fine giugno. Vale anche per Remco, che a livello di peso dovrà perdere un chilo o un chilo e mezzo in tre settimane a partire dal ritiro che faremo a Isola 2000: di solito ce la fa e comunque sarebbe un problema se fosse ora al meglio della condizione". Insomma, la sicurezza non manca a Lefevere, almeno a parole: la difesa a oltranza al suo pupillo è cominciata prima che la Grande Boucle, la prima in assoluto di Evenepoel, emetta le vere sentenze.

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