Tour de France 2024, Pogacar: "Ho attaccato per testarmi. La maglia gialla? Vedremo... "
Lo sloveno è il nuovo leader della graduatoria a pari tempo con Evenepoel, Carapaz e Vingegaard, che festeggia: "Oggi finalmente sono tornato"
Bologna, 30 giugno 2024 - Tadej Pogacar chiama, Jonas Vingegaard risponde prima che nella conversazione si inseriscano di prepotenza anche Remco Evenepoel e Richard Carapaz: la doppia scalata a San Luca prevista dalla tappa 2 del Tour de France 2024, oltre al successo dell'astro nascente del ciclismo francese Kévin Vauquelin, offre i primi botti in una classifica generale ora guidata dallo sloveno, curiosamente con lo stesso tempo (9h53'30'') degli altri rivali usciti bene dalla frazione di Bologna a differenza di un deludente Primoz Roglic, spesso re del Giro dell'Emilia.
Le dichiarazioni di Pogacar
A dirimere la battaglia a quattro sono stati i calcoli sui piazzamenti dei vari protagonisti, con il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates a uscirne meglio soprattutto dopo il quarto posto della prima tappa, quella vinta dall'ormai ex maglia gialla Romain Bardet. Stabilito ciò, a molti ha stranito l'atteggiamento di Pogacar sulla linea d'arrivo, quando è sembrato che quasi rinunciasse alla volata per lasciare un buco magari per schivare proprio gli oneri del simbolo del primato. In parte, lo stesso sloveno non smentisce questa teoria, spiegando il perché del suo attacco su San Luca. "Sapevamo che non c'erano più chance di rientrare in corsa per la vittoria di tappa. Ho visto che sul primo dei due passaggi la Visma-Lease a Bike aveva alzato il ritmo, confermandolo sul secondo passaggio e così ho deciso di scattare per testarmi. Vingegaard è stato molto rapido a seguire la mia ruota, e non ne sono rimasto sorpreso. Poi anche Evenepoel e Carapaz sono rientrati su di noi nella fantastica cornice di pubblico che ci ha accolto: è stato bellissimo e penso sia questa l'essenza del ciclismo". A domanda diretta, Pogacar conferma i dubbi sul da farsi con la maglia gialla. "Valuteremo di giorno in giorno".
Le dichiarazioni di Vingegaard ed Evenepoel
Per molti il vero vincitore di giornata è Vingegaard, che appena ieri era tornato in gara dopo quasi tre mesi di assenza per i gravi postumi della caduta occorsa al Giro dei Paesi Baschi 2024. "Finalmente posso dire di essere tornato. Oggi per me è stata una grandissima giornata nonostante io pensassi e temessi di perdere qualcosa. Essere riuscito a rimanere a ruota di Pogacar, proprio per questo, è una grande vittoria per me". Eppure, non tutti i fantasmi sono usciti dalla testa del danese, che racconta un curioso aneddoto. "In una curva ho toccato a terra con il pedale e mi sono tornati in mente i brutti pensieri. In realtà, non ho rischiato di cadere e non c'è stato alcun problema, ma il pensiero va sempre lì. In discesa però non ho avuto paura". Anche Evenepoel, un altro uscito benissimo da una tappa sulla carta non agevole per le sue qualità, svela un retroscena su quanto successo a San Luca. "Sono stato felice della rimonta ma avrei preferito rimanere con Pogacar e Vingegaard. Invece ho rischiato un fuorigiri per rimontare, perché avevo approcciato la salita in una posizione non corretta e sono rimasto dietro".
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