Tour de France 2024, Van Der Poel ci sarà. Le ultime su Vingegaard

L'olandese sarà al via di Firenze e anche alle Olimpiadi, ma con la rinuncia alla mountain bike. Il danese migliora, ma scioglierà i dubbi soltanto tra circa una settimana

15 maggio 2024
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 15 maggio 2024 – Mentre il mondo del ciclismo catalizza la sua attenzione sul Giro d'Italia 2024, arrivato alla tappa 11, oltralpe si pensa già al Tour de France 2024, in partenza il 29 giugno da Firenze. La startlist si preannuncia già interessante, al netto delle tante cadute della primavera che hanno allontanato diversi big dalla bicicletta e della presenza già certa di Tadej Pogacar, ora in rosa ma con ambizioni anche in giallo per centrare quella doppietta che sfugge proprio dal suo anno di nascita: tra coloro in bilico c'è un Jonas Vingegaard tornato ad allenarsi ma non ancora sicuro di poter andare a caccia del tris. Per un punto interrogativo ce n'è uno esclamativo, apposto da Mathieu Van Der Poel.  

I dettagli

  Non solo la Grande Boucle, la quarta della carriera dell'olandese: nel mirino ci sono anche le Olimpiadi, con il focus concentrato sulla prova in linea in programma sabato 3 agosto e forse anche su quella precedente a cronometro del 27 luglio. Rispetto a Tokyo verrà meno la prova in mountain bike, quella che nell'estate del 2021 vide una rovinosa caduta del figlio e nipote d'arte, che motiva così la sua decisione per l'estate e quella, tuttora in corso, di prendersi un bel periodo di pausa. "D'accordo con la squadra ho scelto di prendermi un periodo di vacanza più lungo prima di pensare al Tour de France e alla prova in linea di Parigi". Parlando della Grande Boucle, le gerarchie in casa Alpecin-Deceuninck sono chiare: l'uomo delle volate sarà Jasper Philipsen, con vista sulla maglia verde. "Darò una mano a Jasper e cercherò, se possibile, di dire la mia in qualche tappa". Van Der Poel spiega poi la scelta di abbandonare momentaneamente l'amatissima mountain bike. "Quest'anno non ci sarò, ma vedremo se nel 2028, a Los Angeles, riuscirò a pensarci. Manca tanto a quel momento e sicuramente allora starò vivendo un'altra fase della mia carriera, ma non escludo un domani di dedicarmi totalmente alla mountain bike".  

La situazione di Vingegaard

  Come accennato, il fronte di Vingegaard è ben più incerto e teso, ma per certi versi più roseo di qualche settimana fa: a testimoniarlo sono le parole di Tim Heemskerk, il preparatore del fuoriclasse danese. "Il sogno del terzo Tour de France non è ancora finito per Jonas, che sta facendo progressi: nei prossimi giorni sarà presa una decisione definitiva. Per il momento il ragazzo sta facendo un allenamento di resistenza leggero, avendo perso la forma migliore dopo il ricovero in ospedale". I problemi per il corridore della Visma-Lease a Bike non finiscono qui. "Adesso è in Danimarca e quindi non può allenarsi in salita, ma in pianura riesce a correre a 35 km/h. Sta facendo tutto il possibile, seguito da un fisioterapista e un nutrizionista, e se tutto andrà per il meglio, pur senza poter spingere al massimo, tra una settimana circa potremo annunciare la sua partenza al via di Firenze".

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