Tour de France 2025, Milan è già carico: "Sogno la maglia gialla"

Il friulano mette nel mirino la tappa inaugurale di Lille: "Sto lavorando per quell'obiettivo, ma senza mettermi troppa pressione addosso"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
22 gennaio 2025
Jonathan Milan (Ansa)

Jonathan Milan (Ansa)

Roma, 22 gennaio 2025 - Per un italiano il Giro è il Giro, ma quando la tua squadra ti dirotta al Tour de France c'è comunque da vedere il bicchiere mezzo pieno alla luce del prestigio della competizione: proprio come sta facendo Jonathan Milan, scelto dalla Lidl-Trek per essere alla Grande Boucle, con Mads Pedersen che invece sarà di scena alla Corsa Rosa e a sua volta non proprio di buon grado.

Le dichiarazioni di Milan

Intercettato dai microfoni di Cycling News, il friulano ha confessato i propri sentimenti al riguardo di quello che sarà il palcoscenico più importante: a maggior ragione quando la prima tappa, quella di Lille, metterà sul piatto una maglia gialla da conquistare tramite una volata. "Già all'inizio avremo una bella opportunità e dovremo farci trovare subito pronti come se fosse un Mondiale. Per noi l'obiettivo sarà innanzitutto quello, la prima tappa, che vogliamo fortemente. Ma tutta la gara è importante ed è una sfida che vogliamo vivere. Non vedo l'ora che arrivi quel momento. Ovviamente ho ambizioni molto grosse, ma allo stesso tempo non voglio caricarmi di troppa pressione. Per questo motivo sto affrontando la situazione pensando a un giorno per volta, cercando di concentrarmi per arrivare a quell'appuntamento con la forma migliore possibile". In un ciclismo più attento ai watt che al resto, nonostante uno stile estetico non bellissimo da vedere, Milan e la potenza del suo motore sembrano sguazzare al meglio. "Il mio picco è intorno ai 1960-1965 watt, ma sinceramente non mi interessa. Poi certo, quando sei lì cominci a pensarci e se vedi qualcuno che ne fa più di te allora provi a restare alla sua ruota per sfruttarne la potenza prima di cercare di superarlo".

Le dichiarazioni di Skjelmose

 Restando in casa Lidl-Trek, ma cambiando totalmente specialità, il Giro d'Italia avrebbe fatto gola anche a Mattias Skjelmose, scelto invece a sua volta per il Tour de France. Il colpo di scena che non ti aspetti, soprattutto da un corridore che qualche anno fa dichiarò, tra l'altro senza mezzi termini e una particolare delicatezza, la propria preferenza per la Grande Boucle, è servito dalle dichiarazioni rilasciate dal classe 2000 ai microfoni della Tv danese. "Con la squadra ho avuto una conversazione strana, perché avrei voluto correre il Giro d'Italia ma loro hanno insistito per mandarmi al Tour de France. Dopo la Vuelta, ho visto che la Corsa Rosa era lo step più naturale per svilupparmi come corridore da classifica generale e sinceramente non credo di essere ancora pronto per la Grande Boucle e per fare bene lì. Per questo ho pensato che il Giro d'Italia fosse il posto migliore per crescere ulteriormente rispetto a quanto ho già fatto".

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