Tour of the Alps 2024, tappa 4: vince Carr. Paura per Harper. Ordine d'arrivo e classifica

Fa ancora festa in Trentino il britannico, già a successo a Brunico l'anno scorso. In discesa cadono l'australiano e il connazionale O'Connor, tra i tanti ad attaccare invano il leader Lopez

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
18 aprile 2024
Simon Carr (Ansa)

Simon Carr (Ansa)

Borgo Valsugana, 18 aprile 2024 - La tappa 4 del Tour of the Alps 2024 conduce il gruppo da Laives a Borgo Valsugana, segnando così il ritorno della corsa del Tirolo italiano dopo 141,3 km che plasmano la frazione regina: tappa che premia la fuga della prima ora e in particolare Simon Carr, che conferma il buon feeling con il Trentino dopo aver già vinto, un anno fa, a Brunico. Il britannico è il più bravo e fortunato, perché nel momento in cui il gruppo dei migliori aumenta i giri del motore per completare l'inseguimento sugli attaccanti del mattino Chris Harper cade in discesa e sbatte violentemente schiena e testa, dovendo poi alzare bandiera bianca ma per fortuna, all'apparenza, senza grosse conseguenze nonostante lo spavento collettivo iniziale. Quella curva verso sinistra, complice un marciapiede, beffa anche il connazionale Ben O'Connor, che se la cava con qualche ferita ma riparte e diventa addirittura protagonista del duello tutto australiano con Michael Storer per completare il podio di giornata e spartirsi quindi gli abbuoni. Alla fine il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale Team chiude terzo e, complice un buco di qualche metro, guadagna una manciata di secondi su Juan Pedro Lopez, che a fatica difende la maglia verde nonostante diversi momenti di difficoltà. A chiudere il podio momentaneo della classifica generale è Antonio Tiberi, che per larghi tratti delle tante salite di giornata sembra il più pimpante dei big, ma forse paga anche la stasi interna con il compagno di squadra Wout Poels, con il quale è ancora appaiato in graduatoria. Va ancora peggio al duo della Ineos Grenadiers, con Tobias Foss e Geraint Thomas a sprofondare in classifica generale. La tappa 5, nonché l'ultima, porterà la carovana da Levico Terme a Levico Terme dopo 118,6 km impreziositi da 2 GPM di prima categoria: per tutti gli uomini più attesi sarà il giorno della verità per cercare di minare ulteriomente la leadership di Lopez, che oggi non è apparsa inattaccabile nonostante il simbolo del primato difeso più di grinta che di gambe.  

La cronaca

  Dopo qualche tentativo non andato a buon fine, Simon Carr e Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost) scattano prima di essere raggiunti da Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e Davide Piganzoli (Team Polti-Kometa). Dopo il traguardo volante di Sover ai battistrada si aggiungono Davide Bais (Team Polti-Kometa), che passa per primo, Luca Covili (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Oscar Rodriguez (Ineos Grenadiers), Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), Lucas Hamilton (Team Jayco AlUla), Gregor Muhlberger (Movistar Team) e Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL). Questo drappello approccia il Passo di Redebus con un vantaggio di 2': dopo lo scollinamento Leemreize guadagna qualche metro prima di essere riassorbito dai suoi compagni di fuga. La prossima difficoltà altimetrica è il Passo del Compet (10,2 km con una pendenza media dell'8,3%): fin dalle prime rampe scatta Carr, dietro al quale si porta inizialmente Piganzoli, a sua volta ripreso da Higuita. Il britannico scollina per primo per poi approcciare in solitaria il Passo del Vetriolo (9,4 km con una pendenza media dell'8,7% e massima del 14%): Higuita si stacca dalla testa della corsa. Nel gruppo intanto a rompere gli indugi è Chris Harper (Team Jayco AlUla), al quale replica con ben due rasoiate Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team): la seconda bordata dell'australiano manda in difficoltà la maglia verde Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek) prima di rientrare insieme a Wout Poels (Bahrain Victorious). Niente da fare invece per Tobias Foss e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che vanno alla deriva. La lotta si riaccende dopo lo scollinamento, ma la discesa fa male a O'Connor e soprattutto Harper, che cade per primo e a differenza del connazionale non riesce a tornare in bici: per lui, ingannato da un marciapiede, una terribile botta sul lato destro del corpo e con la testa contro un palo. Il traguardo volante di Novaledo non è segnato come GPM ma si delinea di fatto come un dentello di 3 km con una pendenza media del 7%: il trampolino di lancio perfetto per lo scatto di Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), con Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) subito lanciato sulle sue tracce. Alle spalle dei due fa molta fatica Lopez, che stringendo i denti riesce a rimanere nel drappello dei migliori, ridotto a poche unità: tra essi ci sono anche un ottimo Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL) e il rientrante Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team). I big della classifica generale cominciano le schermate mentre intanto Carr si invola verso la cavalcata trionfale a Borgo Valsugana: per il britannico, che un anno fa in questa stessa gara si impose a Brunico, un aiuto determinante arrivato dalla caduta di Harper che ha rallentato l'inseguimento del gruppo. Intanto un sanguinante O'Connor attacca, rintuzzato da Storer: quest'ultimo si aggiudica il derby australiano, con tutti gli altri big attardati di qualche metro. Delude, ancora una volta, la strategia del duo della Bahrain Victorious, con Tiberi e Poels forse ancora impelagati nell'impasse di decidere chi sia il capitano e gli altri ad approfittare di questa stasi.

Ordine d'arrivo tappa 4 Tour of the Alps 2024

  1) Simon Carr (EFE) in 4h06'27'' 2) Michael Storer (TUD) +1'19'' 3) Ben O'Connor (DAT) +1'19'' 4) Wouter Poels (TBV) +1'22'' 5) Valentin Paret-Peintre (DAT) +1'22'' 6) Antonio Tiberi (TBV) +1'22'' 7) Romain Bardet (DFP) +1'22'' 8) Juan Pedro Lopez Perez (LTK) +1'22'' 9) Giulio Pellizzari (VBF) +2'19'' 10) Georg Steinhauser (EFE) +2'19''

Classifica generale Tour of the Alps 2024

  1) Juan Pedro Lopez Perez (LTK) in 15h30'23'' 2) Ben O'Connor (DAT) +38'' 3) Antonio Tiberi (TBV) +48'' 4) Wouter Poels (TBV) +48'' 5) Romain Bardet (DFP) +48'' 6) Valentin Paret-Peintre (DAT) +48'' 7) Michael Storer (TUD) +1'40'' 8) Giulio Pellizzari (VBF) +1'54'' 9) Ivan Ramiro Sosa Cuervo (MOV) +2'52'' 10) Davide Piganzoli (PTK) +2'58''

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