Ciclismo, Van Aert: "Infortunio più grave del previsto, ma per il ciclocross ci sarò"
Il belga torna sulla caduta alla Vuelta che ha chiuso con anticipo la sua stagione: "Il ginocchio ha un incavo, ma per fortuna le componenti principali sono salve. Importante il sostegno della squadra"
Roma, 19 settembre 2024 - Parecchie vittorie, ma anche tanti, troppi, piazzamenti nelle gare che più contavano: metaforicamente e non, la carriera di Wout Van Aert può essere racchiusa in un'altalena di emozioni senza molte vie di mezzo. Succede così che, neanche il tempo di godersi la notizia del rinnovo a vita con la Visma-Lease a Bike, il belga sia costretto a dare aggiornamenti agrodolci sulle sue condizione fisiche dopo la caduta occorsa alla tappa 16 della Vuelta 2024 che ha di fatto chiuso con largo anticipo la sua stagione. Almeno quella su strada.
I dettagli
Niente Europei, niente Mondiali, niente Giro di Lombardia ma anche tanti punti interrogativi sul futuro più a lungo termine per un capitombolo solo all'apparenza di lieve entità. La scivolata in curva sulla discesa di Collada Llomena non ha causato fratture, ma di certo il ginocchio destro di Van Aert, a distanza di settimane, preoccupa ancora. "Le cose stanno andando bene ma, dopo diversi giorni, uso ancora le stampelle. Onestamente, non è quello che speravo. Quando sono tornato dalla Spagna ho effettuato degli esami che hanno evidenziato i danni rimediati dal mio ginocchio, che aveva un incavo visibile a lato dell'articolazione: questo è il motivo per cui ho ancora dolore e per il quale non riesco ancora ad appoggiarmi sulla gamba". Insomma, il taglio profondo sembrava l'aspetto più grave e invece i problemi del ginocchio di Van Aert sono altri e da non sottovalutare. "La settimana scorsa per me è stata molto dura perché non riuscivo neanche a muovere l'articolazione. Tra l'altro, c'era il rischio di infrazione, quindi abbiamo dovuto curare la ferita con un'abbondante dose di antibiotici per evitare di dover operare nuovamente il ginocchio". Un calvario che però ha anche qualche aspetto positivo, che il saggio Van Aert, fresco 30enne, subito sottolinea. "Fortunamente, la cartilagine, la rotula, i legamenti e le altre strutture sono intatti. Quindi, neanche questo infortunio mi impedirà di tornare in bici. Certo, dopo la caduta ero molto deluso perché ho perso tutto ciò per cui stavo lottando alla Vuelta: la maglia verde e pure quella a pois. Poi - continua il belga - ho capito quanto la situazione fosse ancora più seria". Eppure, anche questo tunnel ha la sua luce: si comincia dall'affetto e dalla vicinanza offerti dalla Visma-Lease a Bike. "E' stata la squadra a prendere l'iniziativa per il rinnovo. Per me non c'erano problemi né dubbi: volevo rimanere e così abbiamo deciso di mettere mano al contratto senza una scadenza, cosa che mi rende molto orgoglioso e tranquillo, perché da ora in poi dovrò pensare solo al ciclismo e non ai trasferimenti". Si arriva poi al vero ritorno in bici, per il quale i fan di Van Aert probabilmente non dovranno aspettare la primavera 2025 come inizialmente temuto. "Non ho ancora una data precisa per la ripresa delle attività ma prima o poi, quando l'articolazione sarà più flessibile e meno dolorante, ricomincerò ad allenarmi: conto di esserci per la stagione di ciclocross".
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