Vuelta 2024, tappa 16: vince Soler. Van Aert cade e si ritira. Ordine d’arrivo e classifica generale

Succede di tutto nella frazione che porta a Lagos de Covadonga: alla festa dello spagnolo fa da contraltare il dramma del belga, mentre O’Connor si difende e resta leader su Roglic per appena 5 secondi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 settembre 2024
Marc Soler (Ansa)

Marc Soler (Ansa)

Lagos de Covadonga (Spagna), 3 settembre 2024 - La tappa 16 della Vuelta 2024 porta la carovana da Luanco a Lagos de Covadonga dopo 181,5 km. Ancora una volta i protagonisti sono i fuggitivi, capitanati da un Wout Van Aert che non si accontenta delle 3 tappe vinte, della maglia verde ormai in cassaforte e di quella a pois, meno solida ma altrettanto in suo possesso: il belga va all'attacco nonostante una prima caduta poco dopo la partenza, ma una seconda caduta, quella sulla discesa di Collada Llomena, lo manda al tappeto in particolare per la gamba destra, costringendolo al ritiro in lacrime. Tra i suoi ormai ex compagni di fuga fa finalmente festa Marc Soler dopo tanti piazzamenti: a tal riguardo, ottimo (e ricco di rimpianti) il secondo posto di Filippo Zana. Il focus si sposta poi sugli uomini in lotta per la classifica generale: come da previsioni, Ben O'Connor finisce ancora nel mezzo di attacchi incrociati, perdendo subito contatto sull'ultima salita. Eppure, quando il destino della sua maglia rossa sembra segnato, l'australiano a sorpresa difende il simbolo del primato per appena 5'': una buona notizia per lui e forse anche per Primoz Roglic, non brillantissimo, e per sua ammissione desideroso di tornare leader a partire da giovedì, giorno cerchiato in rosso sul calendario. La tappa 17, la Monumento Juan de Castillo-Arnuero-Santander di 141,5 km, prevede 2 Gpm, di seconda categoria, piazzati circa a metà di un percorso molto vallonato nella parte iniziale: sulla carta un'altra chance per i fuggitivi.

La cronaca

Dopo diversi tentativi non andati a buon fine, si forma finalmente la fuga buona: a comporla sono Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), Isaac Del Toro, Jay Vine, Marc Soler (UAE Team Emirates), William Junior Lecerf (T-Rex-Quick-Step), Marco Frigo, Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech), Darren Rafferty (EF Education-EasyPost), Oier Lazkano (Movistar Team), Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Felix Engelhardt, Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels), Max Poole, Martijn Tusveld (Team DSM-Firmenich PostNL), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny) e Ion Izagirre (Cofidis). La situazione resta calma fino alla prima salita di giornata, il Mirador del Fito (7,1 km con una pendenza media del 7,9% e massima del 12%), quando partono le schermaglie tra Van Aert e l'UAE Team Emirates: ci prova prima Soler, cercando di confondere le acque e spianare la strada allo scatto di Vine, ma alla fine a passare per primo con un'azione perentoria è proprio il solito Van Aert, lanciatissimo verso la doppietta maglia verde-maglia a pois. Il belga, che curiosamente era anche caduto a inizio tappa, insiste in discesa in solitaria per poi proseguire sul successivo strappo e poi sul lungo tratto in falsopiano, arrivando a guadagnare oltre 1' sui compagni di fuga, mentre il gruppo, attardato di 9'30'', comincia a sua volta a perdere unità in salita. La situazione cambia ancora sulla salita di Collada Llomena (7,6 km con una pendenza media del 9,3% e massima del 14%): a Van Aert, che scollina per primo prendendosi anche 6'' di abbuono, si aggiungono Zana, Del Toro (che prendono rispettivamete 4'' e 2'' di abbuono), Riccitello, Izagirre, Poole, Soler, Tusveld, Frigo, Vine, Rafferty ed Engelhardt, con Lecerf, Guglielmi, Miholjevic e Moniquet come primi inseguitori e Lazkano posizionato ancora più dietro. La discesa è bagnata ed è purtroppo foriera di cadute: a terra finiscono Engelhardt, Del Toro e il solito Van Aert, che appare estremamente dolorante alla gamba destra. Il belga riparte ma non ce la fa, ritirandosi, mentre gli altri due corridori coinvolti non hanno problemi: il colpo di scena è di quelli grossi per l'intera Vuelta 2024. Il traguardo volante di Cangas de Onis premia Tusveld prima che cominci poi la scalata della salita di Lagos de Covadonga (12,5 km con una pendenza media del 6,9% e massima del 16%): il primo scatto è della coppia azzurra composta da Frigo e Zana, ripresi da Poole, Soler e Del Toro. I due dell'UAE Team Emirates cedono terreno quando Poole accelera: Zana si riporta sotto, mentre Frigo è più attardato e nel mirino di Soler. Quest'ultimo raggiunge i due al comando e a sua volta scatta, mettendo ko Zana. La miccia in gruppo la accende Mikel Landa (T-Rex-Quick-Step) dopo il lavoro di Mattia Cattaneo (T-Rex-Quick-Step): nessun big risponde inizialmente. Intanto davanti Poole e Soler si studiano e questo fa il gioco di Zana, che rientra. Il ritmo nel gruppo dei grandi lo fa Enric Mas (Movistar Team) e quasi subito Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) va in difficoltà: con lo spagnolo ci sono Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike), Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e David Gaudu (Groupama-FDJ). Mas accelera ancora e si porta dietro solo Carapaz: Roglic e Gaudu tornano sotto del loro passo e tutti riprendono Landa, che si pianta. Davanti intanto Soler ha staccato gli altri e si invola verso la vittoria. L'altra corsa vede i migliori della classifica generale sfidarsi a colpi di scatti e controscatti con l'obiettivo di guadagnare quanto più possibile su O'Connor: il cambio di maglia sembra scontato e invece l'australiano difende il simbolo del primato per appena 5''.

Ordine d'arrivo tappa 16 Vuelta 2024

1) Marc Soler (UAD) in 4h44'46''

2) Filippo Zana (JAY) +18''

3) Max Poole (DFP) +23''

4) Jay Vine (UAD) +57''

5) Ion Izagirre (COF) +1'02''

6) Isaac Del Toro (UAD) +1'29''

7) Marco Frigo (IPT) +1'35''

8) Matthew Riccitello (IPT) +1'47''

9) Enric Mas (MOV) +3'54''

10) Richard Carapaz (EFE) +3'54''

Classifica generale Vuelta 2024

1) Ben O'Connor (DAT) in 65h09'00''

2) Primoz Roglic (RBH) +5''

3) Enric Mas (MOV) +1'25''

4) Richard Carapaz (EFE) +1'46''

5) Mikel Landa (SOQ) +2'18''

6) David Gaudu (GFC) +3'48''

7) Carlos Rodriguez (IGD) +3'53''

8) Mattias Skjelmose (LTK) +4'00''

9) Florian Lipowitz (RBH) +4'27''

10) Pavel Sivakov (UAD) +5'19''

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