Ciclismo, Pogacar re delle Monumento. Ma all'Atp di Montecarlo arriva una gaffe

Il recente successo al Giro delle Fiandre porta a 8 il computo delle Classiche più prestigiose vinte. Lunedì però lo sloveno entra in ritardo durante il match tra Musetti e Bu e viene rimproverato dall'arbitra

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
8 aprile 2025
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 8 aprile 2025 - La sfida di questa stagione nelle Classiche Monumento sembra di pertinenza dei soli Tadej Pogacar e Mathieu Van Der Poel: il testa a testa momentaneo recita 1-1, con l'olandese vincitore della Milano-Sanremo 2025 e lo sloveno recentissimo trionfatore del Giro delle Fiandre 2025. Quest'ultimo prevale anche nel computo totale, fermo a 8-7 in attesa del prossimo round, quello della Parigi-Roubaix 2025 di domenica 13 aprile.  

Le statistiche di Pogacar nelle Classiche Monumento

  Certo, se l'obiettivo del corridore dell'UAE Team Emirates-XRG sono le 19 Monumento vinte da Eddy Merckx, la strada è ancora lunga per lui e per tutti gli altri. Nella classifica all-time, al momento il campione del mondo è settimo, con tanto di aggancio a Rik Van Looy e a un solo successo di distanza da Fausto Coppi, Costante Girardengo e Sean Kelly. Se queste sono statistiche relative alla quantità delle vittorie, dove Pogacar brilla è quando si parla della continuità, ben fotografata da qualche percentuale. Partendo dai podi, in 17 partecipazioni, lo sloveno è salito sul podio 11 volte, con una percentuale spaventosa del 64,7%. Se si fa scattare il conteggio dopo la Liegi-Bastogne-Liegi 2019 e la Milano-Sanremo 2020, rispettivamente le prime apparizioni alle due gare, la percentuale si impenna addirittura al 73%. Passando alle vittorie, 8 trionfi su 17 gettoni significano 47%, che diventa 50% se si ragiona sulle sole corse concluse: l'unico ritiro di Pogacar in una Monumento è quello occorso alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023, quando una caduta gli causò quella frattura del polso che avrebbe rallentato la preparazione anche in vista del successivo Tour de France 2023. Se invece si vuole ragione sui secondi posti, curiosamente il conteggio dello sloveno è fermo a uno zero spaccato. A proposito di zero: sulla storia tra Pogacar e la Parigi-Roubaix ad oggi c'è poco da dire, con il debutto atteso domenica prossima. Lo storico 'peggiore' dello sloveno è quello relativo alla Milano-Sanremo: 5 partecipazioni e come miglior risultato i terzi posti raccolti nelle ultime due edizioni. L'opposto è la Milano-Sanremo, nella quale il nativo di Komenda vanta uno straordinario 100% di vittorie su 4 gettoni, dal 2021 al 2024 compresi. Per il Giro delle Fiandre, vinto nel 2023 e nel 2025, si passa a un 66% nel quale pesa il quarto posto del 2022, mentre per la Liegi-Bastogne-Liegi i successi del 2021 e del 2024 su 5 apparizioni fermano il conteggio attuale a un 40%.

Disavventura a Montecarlo per Pogacar

  A quanto pare, è invece ben più complicato il rapporto tra Pogacar e il tennis. Lunedì 7 aprile lo sloveno, residente a Montecarlo, si è concesso un pomeriggio libero per assistere al match tra Lorenzo Musetti e Bu Yunchaokete, valido per il primo turno dell'Atp 1000. Il campione del mondo si è presentato in ritardo al campo dedicato al Re Ranieri III di Monaco e ha cercato di prendere posto senza aspettare il cambio di campo o la fine del set. Pogacar è entrato mentre Bu stava per servire, incassando in un colpo solo due rimbrotti: quello del cinese e il successivo del giudice di sedia Aurelie Tourte. A sorridere è invece Musetti, che ha vinto l'incontro in rimonta, confessando di aver trovato la carica giusta proprio dopo aver scorto (l'indisciplinato) Pogacar in tribuna.

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