Giro delle Fiandre 2025, l'UAE Team Emirates-XRG: “Noi più forti delle cadute”

I direttori sportivi Gianetti e Baldato tornano sulla vittoria di Pogacar, preceduta dalla 'mattanza' di quasi tutti i suoi gregari: "Chi è rimasto in gara alla fine ha lavorato per due"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 aprile 2025
Giro delle Fiandre 2025: il podio

Giro delle Fiandre 2025: il podio

Roma, 7 aprile 2025 - Esiste una corrente di pensiero secondo la quale Tadej Pogacar, come praticamente tutti i vincenti, sia anche fortunato. In realtà, gli ultimi acuti dello sloveno sembrano andare verso la direzione opposta: scivolata in curva alla Strade Bianche 2025 e caduta quasi in massa dei suoi compagni di squadra al Giro delle Fiandre 2025. Due contrattempi che avrebbero steso chiunque, ma non il campione del mondo, che porta così a 8 il conto delle Classiche Monumento vinte in carriera.  

Le dichiarazioni di Gianetti e Baldato

Il day after in casa UAE Team Emirates-XRG è dolcissimo, come confessato dal direttore sportivo Mauro Gianetti ai microfoni di Het Laatste Nieuws: a esso aveva fatto da contraltare una domenica complicata a causa delle cadute dei vari Jhonatan Narvaez, Tim Wellens e Florian Vermeersch che avevano ridotto all'osso la forza lavoro in casa emiratina. "La situazione per noi si è fatta difficile a causa delle cadute. Tutti e tre sono finiti a terra ed erano pedine importanti per preparare gli attacchi di Pogacar. Ci siamo trovati in estrema difficoltà, ma siamo stati bravi a non andare nel panico". Qualcuno allo sloveno era rimasto, come commentato dall'altro direttore sportivo Fabio Baldato.

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"In radio i ragazzi mi hanno detto di voler seguire il piano originale nonostante avessimo perso due uomini: chi è rimasto è stato bravo a lavorare il doppio. Mikkel Bjerg ha iniziato a farlo sul Molenberg e ha resistito fino quasi al secondo passaggio sull'Oude Kwaremont. Antonio Morgado e Nils Politt, poi, sono stati fantastici: si sono staccati, sono rientrati e sono stati bravi a fare un'altra tirata prima di mollare definitivamente". Insomma, dall'UAE Team Emirates-XRG, al netto delle cadute e delle conseguenti defezioni effettive, arriva una bella difesa d'ufficio per chi era abile e arruolabile dopo che qualche critica più o meno velata era piovuta anche dopo la Milano-Sanremo 2025.

L'ago della bilancia

Come spesso succede nello sport, l'ago della bilancia diventa il risultato: 'solo' un terzo posto alla Classicissima e una vittoria strabordante, quella di Pogacar, ieri. "Tadej ha sempre avuto la situazione sotto controllo: sapeva che doveva arrivare al secondo passaggio sull'Oude Kwaremont per poi entrare in scena in prima persona. Il suo piano - continua Baldato - era portare tutti i suoi rivali al limite con continui scatti e attacchi. Parlando di Mathieu Van Der Poel, alla Milano-Sanremo abbiamo visto che un paio di rasoiate non sono bastate, ma andando avanti con dieci, undici e così via, alla fine ogni resistenza si sfianca".

Degenkolb salta la Parigi-Roubaix 2025

Il duello tra i due finora segna il classico 1-1 e palla al centro, con la Parigi-Roubaix 2025 che potrebbe rompere l'equilibrio, a meno che nella lotta non si inserisca qualche terzo incomodo. Dalle fila degli outsider esce di scena John Degenkolb, uno dei tanti corridori caduti ieri e tra quelli che hanno accusato conseguenze peggiori a livello di fratture multiple: una pessima notizia per l'esperto tedesco, che proprio dieci anni fa aveva messo a referto la preziosa doppietta tra Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, ma anche per il suo Team Picnic PostNL, che perde per non poco tempo una pedina preziosa in ottica salvezza nella categoria World Tour.

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