Ciclismo, le condizioni di Longo Borghini: commozione cerebrale e niente Parigi-Roubaix
La piemontese, caduta durante il Giro delle Fiandre 2025, dovrà rinunciare a uno degli obiettivi della stagione prima di tornare però in tempo per le restanti Classiche dopo uno stop di 7 giorni

Elisa Longo Borghini
Roma, 7 aprile 2025 - Dal successo del 2024 alla caduta di quest'anno: il Giro delle Fiandre 2025 è amarissimo per Elisa Longo Borghini, che esce di scena a circa 100 km dal traguardo, non potendo così provare a contrastare lo strapotere di Lotte Kopecky, che cala il tris a Oudenaarde. Oltre al danno la beffa e così, smaltita l'iniziale delusione per il mancato risultato sportivo che così non dà continuità al successo di mercoledì alla Dwars doors Vlanderen 2025, il focus è andato tutto sulle condizioni fisiche della piemontese, apparsa molto dolorante al fianco destro.
Le condizioni di Longo Borghini
In realtà, gli esami clinici del caso, dopo i quali sono arrivate le pronte dimissioni dall'ospedale, hanno escluso fratture varie ma hanno evidenziato una forte commozione cerebrale che richiederà un riposo assoluto di 7 giorni che dunque toglie di mezzo la Parigi-Roubaix 2025. Se questa è la cattiva notizia, la buona è che la campionessa italiana dovrebbe fare salvi gli altri impegni presenti nel suo calendario delle Classiche prima che si avvii la stagione dei Grandi Giri: per la precisione l'Amstel Gold Race, la Freccia Vallone e soprattutto la Liegi-Bastogne-Liegi, il vero grande obiettivo di Longo Borghini, la cui assenza cambierà anche i piani dell'UAE Team ADQ e quelli delle rivali, che vedranno uscire di scena una pericolosissima contendente. Nel primo ambito, scalpitano Lara Gillespie e Sofia Bertizzolo, mentre nel secondo come al solito la voce grossa dovrebbe fare il Team SD Worx-Protime e le sue tante frecce, discorso comune alla Visma-Lease a Bike Women, che con la vecchia guardia firmata Pauline Ferrand-Prévot e Marianne Vos fa sempre paura.
Magnier rinnova con la Soudal Quick-Step
Passando al maschile, la Soudal Quick-Step blinda l'astro nascente Paul Magnier fino al 2027, chiudendo così sul nascere un possibile piccolo grande caso di ciclomercato per un corridore che sta scomodando paragoni illustri (su tutti quello con Tom Boonen). Il francese, dunque, resterà nel team belga per altri 2 anni, magari 'sopravvivendo' al possibile addio di Remco Evenepoel, in scadenza invece a fine 2026 e a detta di molti voci in fortissima orbita della Red Bull-Bora-Hansgrohe, che in un colpo solo rinforzerebbe il reparto dedicato alle Classiche, finora molto deludente in stagione, e quello per i Grandi Giri che potrebbe intanto dover pensare al dopo Primoz Roglic. Poi c'è il caso Ilan Van Wilder, già uno dei pezzi pregiati del prossimo ciclomercato. Il belga, una sorta di 'clone' di Evenepoel a livello fisico al punto da utilizzare una bici praticamente della stessa misura, finora si è messo in mostra più che altro come gregario, ma ha il 12esimo posto al Giro d'Italia 2023 e il 13esimo posto al Giro di Lombardia 2022 dimostrano che c'è molto di più, che non a caso ha attirato le attenzioni della Ineos Grenadiers e della Decathlon AG2R La Mondiale Team: poi c'è la stessa Soudal Quick-Step, che ancora confida in un rinnovo last minute del classe 2000.
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