Ciclismo, Villa sul possibile incarico da ct dell'Italia: "Preferirei restare alla pista"

L'attuale capo della delegazione azzurra dell'ovale appare tiepido all'idea di raccogliere l'eredità di Bennati: "Ma ovviamente l'ultima parola è delle Federazione"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 febbraio 2025
Filippo Ganna e Marco Villa

Filippo Ganna e Marco Villa

Roma, 15 febbraio 2025 - Le voci girano e spesso arrivano alle orecchie del protagonista delle stesse: è il caso di quella che vede Marco Villa in pole position per diventare il nuovo ct dell'Italia su strada. Un'indiscrezione che ai microfoni del programma 'Radio Corsa', in onda sui canali Rai, ha commentato proprio l'attuale capo della pista azzurra, che non ha nascosto un certo scetticismo a riguardo.  

Le dichiarazioni di Villa

"Io in realtà vorrei continuare con la pista. Ho sempre collaborato con la strada e continuerò a farlo, ma la mia intenzione è questa. Ovviamente però la decisione finale spetterà al presidente Cordiano Dagnoni e al team manager Roberto Amadio, che stanno provando a costruire un settore che si interfacci anche con gli altri". Insomma, Villa è chiaro: alla Federciclismo, fresca di rinnovo della propria carica più importante, in realtà confermata nella figura di Dagnoni, il compito di ascoltare queste parole, magari virando su un altro profilo più entusiasta, oppure continuare eventualmente a battere questa pista (è proprio il caso di dirlo). Nel valzer al vaglio per provare a ridare nuova linfa al ciclismo azzurro, cambierebbero diverse altre caselle: Marco Velo (oggi tecnico delle cronometro) diventerebbe il responsabile del settore femminile, mentre alla pista andrebbero Dino Savoldi per il maschile e Diego Bragato per il femminile, mentre Ivan Quaranta resterebbe al comando del settore velocità. Un effetto domino che comunque partirà solo dopo aver occupato la casella più importante e delicata, quella del ct dell'Italia su strada maschile: assodate la mancata conferma dell'attuale reggente Daniele Bennati, non senza sorprese rispetto a quello che sembrava il trend inizialmente voluto dai piani altissimi delle Federciclismo, e lo sfumare quasi definitivo della pista che conduceva a Elia Viviani, ancora in discussione per il suo futuro tra bici e ritiro, le cose si complicano ora che il candidato numero uno pare aver risposto picche.

Le dichiarazioni di Poels

  Intanto, tra i volti nuovi dell'XDS Astana Team c'è Wout Poels, che ai microfoni di WielefFlits ha raccontato le sue prime impressioni di questa nuova avventura. "Sono felice di essere riuscito subito a fare una buona impressione al Tour of Oman (dove è arrivato settimo in classifica generale, ndr). Ci vuole un po' di tempo per ambientarsi, ma sta andando tutto bene: tutti sono amichevoli anche perché, devo dirlo, si sente più la cultura italiana che quella kazaka. Sapevo di dover cambiare squadra a fine anno e sono felice di essere approdato in una formazione che deve lottare per mantenere la categoria: sarà dura, ma anche stimolante". A proposito di Italia: l'olandese indica subito nel Giro 2025 il suo grande obiettivo stagionale. "E' stato un peccato quello che è successo l'anno scorso: mi sono concentrato per quella gara e all'ultimo mi hanno tolto dalla selezione. Sono rimasto sorpreso ma almeno poi sono andato al Tour de France. Quest'anno voglio fare il Giro d'Italia e ho grandi speranze al riguardo. Proprio per il discorso del ranking, dovremo pensare alle vittorie ma pure ai piazzamenti e, in generale, ragionare di strategia".

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