Ciclismo, Vingegaard dimesso dall'ospedale: "Ora è tempo di rimettersi in forma"

Dopo 12 giorni di ricovero e un'operazione per ridurre lo pneumotorace il danese torna a casa, ma la strada verso il Tour de France è in salita. Intanto Thomas rilancia: "Sto meglio di un anno fa e punto al Giro"

16 aprile 2024
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 16 aprile 2024 - Le parole pronunciate appena qualche giorno fa da papà Claus avevano acceso ulteriormente la spia rossa intorno alle condizioni di Jonas, ma nella giornata odierna tutto il mondo del ciclismo può tirare un sospiro di sollievo per quello che è un primo passo verso la normalità: dopo 12 giorni di ricovero in seguito dalla grave caduta occorsa al Giro dei Paesi Baschi 2024, Vingegaard ha lasciato l'ospedale Txagorritxu di Vitoria.  

I dettagli

  Ad annunciarlo è stata la Visma-Lease a Bike tramite un post sui propri canali social. "Salve a tutti. Oggi per me arriva l'ora di lasciare l'ospedale. Ringrazio tutto lo staff medico per essersi preso cura di me e ogni persona che in questi giorni mi ha dato sostegno morale. Ho ricevuto moltissimi messaggi e tutto ciò è stato commovente: ora - conclude il danese - è tempo di rimettersi in forma". Una frase, l'ultima, che fa ben sperare in vista di un ritorno in bici dopo il capitombolo che aveva causato fratture a clavicola e costole e una contusione polmonare, con tanto di pneumotorace ridotto chirurgicamente: un elenco che basta di per sé a far capire che la strada verso il Tour de France 2024 per il bis-campione in carica è molto in salita e stavolta non si parla delle pendenze spesso alleate dello scalatore più forte in circolazione.

Le dichiarazioni di Thomas e De Marchi

  Ancora prima ci sarà il Giro d'Italia 2024, con diversi tra i protagonisti più attesi che stanno scaldando i motori al Tour of the Alps 2024: tra essi c'è Geraint Thomas, che nonostante l'avanzare dell'età e la presenza nella startlist di Venaria Reale di un certo Tadej Pogacar sogna di migliorare il secondo posto dell'anno scorso. "Questa gara che propone cinque giorni di salite arriva al momento giusto. Rispetto allo stesso periodo del 2023 sento di stare un po' meglio perché ho trovato più continuità: all'epoca arrivai secondo al Giro e per come mi ero preparato, nonostante il rammarico per i 14'' che mi separavano alla fine da Primoz Roglic, non era andata male". Per il momento il capitano della Ineos Grenadiers nella corsa tirolese è Tobias Foss, leader da due giorni, il secondo dei quali ha visto il ritorno al successo di Alessandro De Marchi dopo 3 anni di attesa e, per restare in ambito della passata Corsa Rosa, la beffa di Napoli a braccetto con Simon Clarke. "Avevo molta fiducia di riuscire a interrompere il digiuno. Ho trovato un bell'ambiente nel Team Jayco AlUla e ho solo dovuto aspettare l'occasione giusta. Già un anno fa, al Giro d'Italia, ho sfiorato il successo, ma ora siamo di nuovo qui a giocarcela: per vincere - continua il friulano - servono anche un bel po' di fortuna e coraggio. Rispetto ad allora sono ancora più 'anziano' e quando arrivi a quest'età ogni vittoria è preziosa perché nel ciclismo di oggi è sempre più dura per i corridori più maturi".

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