Red Bull, Verstappen punge Mercedes: “Neanche loro avevano battuto il record McLaren”
Sul banco degli imputati anche il tema sicurezza, in un fine settimana come quello del Belgio che si svolgerà sotto la pioggia
Spa Francorschamps (Belgio), 28 luglio 2023 - Verso i record e oltre. La Red Bull vuole continuare a vincere anche in Belgio, a Spa Francorschamps, dove i campioni del mondo in carica cercheranno un ulteriore allungo in classifica iridata. Dopo aver conquistato il record assoluto di vittorie consecutive in Formula 1, battendo la McLaren del 1988, ora la squadra di Milton Keynes intende consolidarlo. Max Verstappen scatterà con cinque posizioni di penalità in griglia di partenza per via della sostituzione del cambio, ma cercherà di rimontare a bordo della sua perfetta RB19. In un fine settimana che dovrebbe svolgersi tutto sul bagnato, l'olandese e il compagno di squadra Sergio Perez sono i candidati numero uno e due per regalare spettacolo.
Le dichiarazioni di Verstappen
Max Verstappen non può far altro che gongolare e ridere sotto i baffi. L'olandese è il dominatore indiscusso della stagione assieme al suo team, che fino ad oggi ha commesso davvero pochissimi errori, come da lui evidenziato: "Penso che abbiamo una macchina veloce. Certo, ci sono molti altri team che quest'anno hanno portato molto più di noi perché noi non potevamo (a causa delle penalizzazioni per il budget cap, ndr), ma siamo molto contenti di come si sta comportando la macchina. Forse il sabato in Ungheria non è stato ideale, ma la domenica si sono visti gli aggiornamenti che abbiamo portato, è stata una bella gara e tutto ha funzionato bene".
Il record delle dodici vittorie consecutive ha esaltato relativamente Max, sempre molto freddo e contenuto nell'esprimere le proprie emozioni: "Il record credo che significhi di più per la squadra, ma da parte mia mi concentro su ogni singola gara. Cerco di vincere. E poi cerchiamo di andare avanti e di goderci il momento. Ma credo che sia un risultato incredibile per tutta la squadra. Perché sì, abbiamo la macchina dominante, ma è anche molto facile commettere errori e non vincere una gara. E in quel caso, naturalmente, il record finisce lì e non si allunga".
Verstappen ha poi lanciato una frecciatina alla Mercedes, dominatrice dello scorso decennio di corse: "Anche negli anni in cui la Mercedes era dominante, non riusciva a vincere sempre. E credo che sia stato probabilmente un ciclo ancora più dominante di quello attuale o di quello della McLaren, perché ci sono stati molti più ritiri per problemi di affidabilità. Quindi sì, sono davvero orgoglioso di far parte della squadra e di aver raggiunto un risultato del genere".
Questo fine settimana, che si preannuncia bagnato, ha riportato in auge il tema della sicurezza: "Onestamente non credo che il problema sia legato alla pista. Ci sono curve pericolose, certo, e sul bagnato i rischi sono sempre maggiori, ma credo che tutti siano abbastanza sicuri di sé da fare le scelte giuste. Voglio dire, se sai guidare, sai guidare. E se è bagnato, guidi sul bagnato. Ci sono sempre cose che possono essere migliorate, ma corriamo anche a Monaco, che credo sia molto più pericoloso di Spa. Gli incidenti capitano, purtroppo, e c’è anche molta sfortuna nel modo in cui sono successi. Non credo che si possa fare molto sulla pista per renderla più sicura: ci sono altri tracciati in cui, se si ha un incidente e si rientra in pista con scarsa visibilità, può succedere la stessa cosa. È anche sfortuna che queste tragedie siano successe a Spa".
Il vero problema, dunque, riguarda la visibilità quando si corre alle spalle di una vettura rivale. Rispetto al passato, secondo l'olandese, la situazione è peggiorata notevolmente: "Sulla visibilità, credo che il passaggio a pneumatici più grandi abbia peggiorato la situazione. E la forma stessa della vettura, che è così grande, fa sì che ci siano più spruzzi. La situazione è peggiorata rispetto al 2016, ma anche nel 2016 è stato brutta. Ricordo la gara in Brasile, dove ero in fondo dopo il pit stop, spingevo a tavoletta senza vedere nulla, e se ci fosse stato qualcuno fermo ci sarebbe stato un brutto incidente. Dipende molto anche dalla posizione: è chiaro che se sei quindicesimo la visibilità è molto peggiore".
Le dichiarazioni di Perez
A non rispettare le aspettative, in questa prima metà di stagione, è stato Sergio Perez. Il messicano non è stato all'altezza del compagno di squadra in diversi appuntamenti in questo 2023 e ha dato strada libera all'olandese per involarsi verso quello che, molto probabilmente, sarà il terzo mondiale della sua giovane carriera.
Checo ha parlato proprio delle sue performance nella conferenza stampa della vigilia: "Credo che per il team sia stata una grande prima metà dell’anno e sarebbe grandioso poter mantenere lo stesso livello anche nella seconda metà della stagione. Da parte mia credo di aver avuto quattro o cinque weekend in cui non sono riuscito a cogliere il massimo risultato che sarebbe stato disponibile e questo mi è costato vari punti. Però abbiamo iniziato l’anno molto forte e nella seconda metà voglio recuperare la mia forma, in modo da poter mettere a segno il maggior numero di punti possibili".
In tanti si sono chiesti perché Perez abbia avuto una netta flessione rispetto alle prime gare dell'anno, quando sembrava poter tenere il passo di Verstappen: "La macchina è cambiata un po’: quando siamo andati al Montmeló ho trovato un bilanciamento diverso rispetto a quello che volevo, ma penso che ora siamo riusciti a venirne a capo e abbiamo compiuto buoni progressi, dimostrando un ottimo passo negli ultimi Gran Premi. Le qualifiche però non sono andate come avremmo voluto, ma va così nel corso della stagione: ci sono a volte gare negative, ma sarà importante vedere come finiremo ad Abu Dhabi".
In conclusione, il messicano ha fatto un passo indietro per analizzare lo scorso fine settimana ungherese: "Sicuramente sono stato veloce lo scorso sabato, anche se è stata una sessione particolare. Siamo stati colti di sorpresa quando siamo passati alle soft e i margini erano molto ravvicinati: un decimo in più o in meno mi ha portato a partire dal nono posto anziché in top 5, ma nel complesso è stata una qualifica positiva. Abbiamo visto in passato che i margini sabato sono molto piccoli, e già passare in Q1 può essere complicato. Lo scorso fine settimana abbiamo visto che è successo a George Russell, mentre Lewis Hamilton è andato in pole: può accadere a tutti. Penso che i margini saranno piccoli anche qui, anche perché con le nuove gomme tutti saranno molto vicini e non vedo alcun motivo per cui qui dovrebbe essere diverso". Leggi anche: Alonso non si arrende: "Voglio il terzo mondiale"
Continua a leggere tutte le notizie di sport su