Chi è Vicky Piria, nuovo volto Sky per la F1. “Da pilota a presentatrice, il mio sogno continua”

Già commentatrice della Formula E, da quest’anno racconterà con Davide Camicioli lo spettacolo del Circus

di GABRIELE TASSI -
28 febbraio 2024
Vicky Piria, nuovo volto Sky per la F1

Vicky Piria, nuovo volto Sky per la F1

Roma, 1 marzo 2024 – Mamma inglese e padre italiano, trent’anni, Vicky (Vittoria) Piria è nata a Milano e cresciuta in Umbria. È stato papà Pierpaolo, imprenditore nel settore del marketing e della comunicazione, che le ha trasmesso la passione per i motori. Ha inoltre due fratelli, Joey e Paolo. A 15 anni il debutto in Formula 2000 Light e Formula Renault italiana, nel 2010 e 2011 il passaggio alla Formula Abarth. Nel 2012 l’approdo in GP3 Series come prima pilota donna della storia a partecipare alla categoria. Nel 2019 arriva per lei l'opportunità di tornare nelle monoposto con la W Series. Il primo campionato mondiale femminile (ora F1 Academy) dove è l’unica italiana a passare le selezioni e gareggiare, dal 2019 al 2022. Nel 2022 l’esordio nel GT con il Campionato Italiano Gran Turismo. L’esperienza televisiva è arrivata commentando la Formula E. Ha inoltre condotto un programma dedicato al settore dell'automotive.

La nostra intervista

Dalle piste allo studio, con la voglia di restare in scia. La Formula 1 quest’anno ha un volto ’nuovo’, tutto al femminile, ma con la benzina che scorre nel sangue. Vittoria Piria, aka Vicky, pilota, già commentatrice per la Formula E, che da quest’anno avrà onore e onere di raccontare con Davide Camicioli lo spettacolo del Circus.

Una avventura per lei, cosa prova ora che presenterà all’Italia la classe regina?

"Sono da anni la prima fan della Formula 1, la seguo da sempre e andare a raccontare il top del motorsport è veramente un orgoglio. Mi sento un po’ come in pre-gara, ho molta adrenalina anche se non ho casco e tuta".

C’è voglia di sfida?

"Fare la tv è un po come quando si fa motorsport: un gioco di squadra dove i tecnici sono come meccanici e ciascuno vuole essere migliore versione di sé".

Veniamo alla pista, quale pilota sarà la sorpresa di quest’anno?

"Secondo me Piastri se la macchina glielo permetterà ha tutte le carte in regola per stupire: è giovane con molto talento e intelligenza. Ma non vedo Mclaren bene come anno scorso".

Perché serve intelligenza?

"Oggi essere il pilota migliore non vuol dire fare il miglior giro in o il miglior passo gara. Bisogna essere in grado di sviluppare l’auto, inserire uomini in squadra sapere ascoltare, non fare errori e soprattutto non fare danni".

Non c’è più spazio per i piloti ’matti’?

"In realtà un po’ ’matti’ lo sono, ma hanno anche la testa sulle spalle"

Chi è il suo preferito?

"Non vedo l’ora di vedere Hamilton vestito di Rosso".

Lui e Sainz come vivranno questa stagione da separati in casa?

"Ci sarà ancora più voglia di far bene, soprattutto Sainz quando sarà in trattativa con nuovo team. Lewis ha invece dimostrato di poter essere un leader, e perdere questo ruolo non sarà facile".

Come sei passata da pilota a donna televisiva?

"Quando ho iniziato ad avere difficoltà nel trovare sponsor, mi sono detta che se volevo vivere di questo sport bisognava guardare oltre il ruolo di pilota. Quindi ho fatto tante cose, dall’istruttrice di guida ad altre che mi hanno portato a vivere la pista".

Quanto conta lo sponsor per diventare piloti?

"E’ un problema grosso per i ragazzi, non ho mai corso tutte le stagioni. Non nascondo che tv è stata un aiuto in questo senso".

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