Bibbiena, due giorni di incontri e non solo con il karateka. A tu per tu con Busà. Stage con il campione
Il campione olimpico di karatè Luigi Busà sarà a Bibbiena per sensibilizzare sui temi del bullismo e del rispetto, coinvolgendo 150 giovani in un evento organizzato con l'Accademia Karate Club Casentino e la Palestra Body House. Busà condividerà la sua esperienza personale e l'importanza dello sport come strumento di inclusione e sviluppo felice per tutti.
Il campione olimpico di karatè Luigi Busà a Bibbiena per parlare di bullismo. Un evento al quale hanno già dato la loro adesione 150 giovani. Il campione olimpico sarà in Casentino oggi e domani e terrà anche uno stage. A rendere possibile tutto questo, insieme al Comune di Bibbiena, sono l’Accademia Karate Club Casentino e la Palestra Body House. Busà, classe 1987 è un karateka italiano, specializzato nel kumite, campione olimpico a Tokyo 2020. Soprannominato il "Gorilla d’Avola", ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 vinse la medaglia d’oro nel karate specialità kumite. Luigi è molto attivo nel sociale attraverso iniziative di sensibilizzazione alle emozioni e al supporto di persone in difficoltà nonché impegnato nel volontariato fin dalla giovane età. "Lo spessore umano oltre che sportivo di Busà lo conoscevamo - dice l’assessore allo sport Francesca Nassini - ma non potevamo immaginare un così grande successo di partecipazione alla due giorni che verrà ospitata al Pala tennis. Questo evento è importante perché, oltre allo sport, cerca di coinvolgere le giovani generazioni in una riflessione profonda sul tema del bullismo e del rispetto. La presenza di Busà cerca di dare forza al concetto di uno sport inclusivo e mezzo per creare condizioni di sviluppo felice per tutti".
Luigi Busà a Bibbiena tornerà a parlare dell’importanza del karate, sport che gli ha permesso di superare le difficoltà della vita, in particolare quelle legate al bullismo che lui ha subito da piccolo. "Come amministrazione sosteniamo questo evento - conclude l’assessore Nassini - che abbiamo organizzato e preparato con cura, per portare un messaggio importante ai giovani prima del ritorno sui banchi di scuola. Questo credo possa essere la forza di questo evento: far passare attraverso lo sport un messaggio di rispetto e di inclusione che dobbiamo rendere più forte anche nella società civile, sui banchi di scuola e nel lavoro".
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