Campionati Universitari. Unimore brilla nell’atletica
In attesa della classifica finale a punti, il nostro ateneo è già fra i migliori. Risultati di spessore negli sport di squadra: dalla pallavolo al basket fino al rugby.
Si sono conclusi ieri i campionati Nazionali Universitari, una vera miniolimpiade dei settori sporti, o Cus, delle Università italiane, che si è disputata dal 17 maggio ad Isernia, Campobasso e Termoli: dopo la cerimonia di apertura di dieci giorni fa, e la cena di Gala di mercoledì scorso, la manifestazione si è conclusa senza una vera cerimonia di chiusura, ma dando già l’appuntamento al 2025 ad Ancona, anche se non è stata ancora definito il periodo in cui si disputeranno le gare. Nella tradizionale kermesse universitaria, la baldanzosa comitiva della Unimore, Università di Modena e Reggio, ha come sempre svolto un ruolo da protagonista, pur in presenza di importantissimi, e fortissimi, atenei di tutta Italia. Importante il bottino portato a casa dal gruppo di Unimore, ed ora si aspetta con interesse la classifica finale a punti che verrà stilata nei prossimi giorni, considerando tutti i vari risultati di tutte le gare, classifica nella quale Unimore conta di poter occupare una ottima posizione, anche se non è riuscita la riconferma dello scudetto universitario di pallavolo maschile, ma non sono mancate le medaglie d’oro, specialmente nel settore dell’Atletica, dove la UniMoRe poteva contare sull’apporto di numerosi ’pezzi pregiati’ de La Fratellanza. Sono così arrivate le medagli ei Boni, e Pasquinucci, quest’ultimo addirittura due volte, e di Valentini, ma sono stati moltissimi i piazzamenti nei primi posti dele varie gare, che hanno portato al Cus Unimore tantissimi punti dai quali ci si aspetta un posizionamento nella parte alta delle classifiche per società, situazione per la quale la dirigenza della squadra modenese-reggiana ha lavorato tantissimo.
Gli sport di squadra sono stati il tradizionale bacino di successi per Unimore, come la pallavolo, il basket, protagonista nonostante una rosa decisamente risicata, il rugby a sette, capace di una delle imprese più rocambolesche dell’intera manifestazione, ma anche il calcio a cinque, che per la prima volta era presente agli Italiani, ed ha sfiorato il passaggio di turno, o il seguitissimo calcio a undici, dove la lotteria dei rigori ha penalizzato il risultato nel girone di qualificazione, meritano una menzione anche alcuni sport di Unimore che si sono affacciati al palcoscenico nazionale senza sperare nel risultato, ma nel più tradizionale spirito sportivo dei giochi universitari, per partecipare, e stare insieme per fare sport e socializzare. È il caso del tennis, dove il tabellone, sia nel singolare, che nel doppio con Riccardo Fava ed Umberto Montruccoli, presentava un livello altissimo, con tennisti di seconda categoria, mentre nel Judo, e soprattutto nel Taekwondo, gli atleti di UniMoRe non sono riusciti a rispettare il pronostico che li voleva protagonisti, ed a portare a casa una medaglia, anche se qualcuno, come Greta Guaita del Taekwondo, si rifarà sicuramente ai EUSA 2024, i Giochi Universitari Europei, che si terranno a luglio in Ungheria.
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