Cavalieri, arriva il Torino: "Serve la gara perfetta"
Inizia oggi al Chersoni l’avventura playoff. L’emozione del presidente Fusi "I nostri ragazzi hanno lavorato bene e sono consapevoli della loro forza".
"Sono davvero emozionato: questi sei anni da presidente sono stati davvero lunghi e voglio innanzitutto ringraziare tutti. Dico poi che mi aspetto una gara molto difficile: gli avversari erano in Top10, sono abituati a disputare certe partite e si sono strutturati per risalire. I nostri ragazzi però hanno lavorato bene e sono consapevoli della loro forza. Meritano un grande sostegno da parte del pubblico". Lo ha affermato il presidente uscente dei Cavalieri Union, Francesco Fusi, che oggi alle 15,30 al Chersoni assisterà alla sua ultima partita casalinga da numero uno del club. E che partita: si tratta della semifinale d’andata dei playoff di Serie A, da disputare contro il Cus Torino. Che sarà un banco di prova importante, per tanti motivi: il club piemontese, retrocesso lo scorso anno dalla massima divisione nazionale, è intenzionato a farvi subito ritorno.
Ha mantenuto quasi inalterata la rosa della scorsa stagione e il risultato si è visto, considerando che i torinesi hanno vinto il girone 1 con ben 100 punti (mettendosi alle spalle il Biella dell’ex-Cavaliere Leonardo Della Ratta, oltretutto). Una squadra schiacciasassi sul modello della Lazio in sostanza, ma proprio perché di recente è arrivata la prima storica vittoria contro i biancocelesti gli uomini di Alberto Chiesa possono puntare al passaggio del turno. C’è poi da "vendicare" il precedente, che risale al 2019 e che vide proprio il Torino aggiudicarsi l’incontro alla luce del 34-12 finale. Era il settembre di quasi cinque anni fa e si trattava di un match pre-stagionale: sulla panchina dei "tuttineri" sedeva ancora Carlo Pratichetti. E in campo c’era un giovanissimo Lorenzo Pani non ancora maggiorenne, il quale dì lì a poco avrebbe spiccato il volo verso la tappa successiva del suo percorso di crescita che lo ha portato oggi ad essere uno dei nuovi pilastri dell’Italrugby.
Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta da allora: per quanto diversi dei protagonisti di allora siano gli stessi di oggi, il quinquennio di esperienza in più pesa non poco e la squadra di oggi appare decisamente più performante in quanto gli interpreti allora giovanissimi hanno completato i rispettivi percorsi di maturazione tecnica. Un anno dopo la duplice sfida contro Vicenza, capitan Puglia e soci ci riprovano: l’obiettivo è di continuare a sognare.
Giovanni Fiorentino
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