Coach Buscaglia si morde le mani: "È stata una sconfitta bruttissima"
"Avevamo preso un vantaggio che non dovevamo dilapidare in quel modo. Abbiamo perso l’equilibrio"
L’atmosfera è cupa nel dopo partita. Poteva essere la sera in cui spiccare il volo, infilare un altro successo dopo il blitz di Pistoia, celebrare il ritorno a casa di Cinciarini e brindare sotto l’albero. E’ andata malissimo, invece, con la squadra che ha confermato le sue incertezze e nemmeno Cincia è riuscito a rassicurarla in quel finale assurdo, mentre il coach non è stato capace di invertire il trend quando si era capito benissimo che la macchina biancorossa stava andando a finire nel fosso.
"Purtroppo è una bruttissima sconfitta – dice Buscaglia -. Avevamo preso un vantaggio che non dovevamo dilapidare in quel modo, senza nulla togliere alla partita di Varese e alla loro capacità di recuperare. Avevamo 15 punti di dote, ma non siamo riusciti a mantenere l’equilibrio, commettendo parecchi errori nel momento in cui loro rimontavano". Anche le spiegazioni non rendono bene l’idea di come sia stato possibile gettare al vento un’inerzia che pareva saldamente in mano sul 55-40. "Avevamo preso un vantaggio difendendo in una determinata maniera sulle loro giocate principali che sono abbastanza riconoscibili. Eravamo riusciti a recuperare diversi palloni in difesa e ad avere quel margine, invece successivamente non siamo più riusciti a farlo. Al di là che loro abbiano poi trovato quel Mannion nell’ultimo quarto. Però anche in quella situazione lì abbiamo fatto fatica, abbiamo anche provato a cambiare ma non siamo stati efficaci su di lui, dovevamo lavorare meglio. Mentre in attacco ci siamo interstarditi a giocare il due contro due centrale dove dal gomito il nostro mid-range è stato scadente, dovevamo aprire il campo diversamente e ci eravamo anche preparati per come farlo. Invece quel rimanere sui passaggi corti ha aperto il loro contropiede. Potevamo poi spendere qualche fallo in più, specie durante il loro break di 9-0, dato che non eravamo ancora in bonus: sono quelle situazioni in cui bisogna fermare il flusso altrui e il fallo è l’unico modo per riuscire ad evitare magari due canestri consecutivi".
Nel finale Varese volava mentre Pesaro camminava, c’è stato un calo anche fisico? "Secondo me è solo una questione mentale, quando interpreti male sia l’azione offensiva che quella difensiva finisci per crollare. E’ stata una tempesta dalla quale non siamo riusciti ad uscire e dispiace molto perché la partita si era incanalata sul giusto binario. Sapevamo che non era finita, certo, ma ci è venuto il panico e abbiamo perso tanti palloni". Il 2023 si chiuderà il 30 dicembre a Bologna, non certo il campo più semplice dove provare a riprendersi da questa batosta. e.f.
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