Conti, l’uomo del Tour: "Questa è la mia corsa, qui vinsi due tappe. Sarà un grande show"

ll 59enne ciclista, che vive a Bagnara di Romagna, trionfò nel 1991 e nel 1994 "E nel 1998 altra vittoria (di squadra): ero tra i gregari di Marco Pantani".

30 giugno 2024
Conti, l’uomo del Tour: "Questa è la mia corsa, qui vinsi due tappe. Sarà un grande show"

Conti, l’uomo del Tour: "Questa è la mia corsa, qui vinsi due tappe. Sarà un grande show"

Bagnara di Romagna. Lui sa come si fa. E lo ha fatto per ben due volte, una – decisamente storica e impressa ancora negli occhi degli appassionati – da solo e una, non meno importante, in una cronometro a squadre. Roberto Conti, 59 anni – saranno 60 poco prima della fine dell’anno – è nato solo per l’anagrafe a Faenza ma è da sempre cittadino di Bagnara ed è il ciclista ravennate con ben due successi al Tour de France che proprio oggi passerà per le sue zone e che lui non mancherà di andare vedere di persona. Tanto per ricordare la storia, nel 1991, quando correva per la Ceramiche Ariostea con Moreno Argentin, vinse la seconda tappa – terza se si considera il cronoprologo – una cronometro a squadre che, tra l’altro, portò in dote al compagno danese Rolf Sorensen la maglia gialla, strappata a Greg LeMond. Si trattava di 36,5 chilometri contro il tempo da Bron a Chassieu che l’Ariostea chiuse in 41’23’’ davanti alla Castorama di 8’’ e alla Panasonic di 35’’. Poi il capolavoro sull’Alpe d’Huez il 19 luglio 1994, 224,5 chilometri di cui praticamente 200 in fuga, prima in compagnia, poi nel finale assolutamente solitaria.

"Ho vinto tre gare nella mia carriera – ricorda con un sorriso lo stesso Roberto Conti, consulente finanziario da quando ha smesso di correre nel 2003 – di cui due al Tour de France e quindi questa è "la corsa" per me. L’evento più importante del ciclisimo, senza nulla togliere al Giro, s’intende, ma tutto il mondo guarda il Tour de France. Ricordo benissimo il periodo precedente la partenza, la tensione, la grande emozione e anche un po’ di paura. Se penso che un grande appuntamento come questo passa per le nostre strade dico che mi piacerebbe essere con tutti loro in bicicletta e pedalare al Tour de France ma a casa nostra. L’anagrafe, ovviamente, non me lo permette ma mi godrò la carovana pubblicitaria del Tour: me ne hanno sempre parlato come di un incredibile spettacolo, ma noi ciclisti stiamo sempre alle spalle, quindi non me la sono mai goduta. Capiterà questa volta, visto che andrò a vedere il passaggio sulla Gallisterna, vicino a Riolo Terme, dove ci sarà anche un Gran Premio della Montagna. Meno di venti chilometri da casa mia". Tanti i ricordi al Tour, vinto anche nel 1998 (come il Giro d’Italia del resto) come fido scudiero di Marco Pantani: "La passione che c’è sulle strade è pazzesca – conclude Conti – soprattutto quando sei davanti a tutti te la godi in maniera incredibile. Ricordo ancora il mio primo Tour: mi sembrava di essere un bambino in un negozio di giochi, era tutto perfetto. I Tour corsi con Pantani sono tutti nei miei ricordi: per me anche nel 1997 ce la saremmo potuta giocare, ma c’erano sempre cadute a 2-3 chilometri dal traguardo, mentre i tempi venivano bloccati solo all’ultimo chilometro. Perse così tanti minuti, impossibili poi da recuperare, anche se vinse due tappe, facendo fuori anche Riis che era terzo e lo scalzò in classifica. Indimenticabile, ovviamente quello vinto l’anno successivo. E ora troveremo tutto questo nel ravennate".

Ugo Bentivogli

Continua a leggere tutte le notizie di sport su