Coppa Davis, un cerchio d’oro che si chiude. Volandri: "A Bologna è scoccata la scintilla"

Premiata in Regione la delegazione azzurra. Il capitano: "Il pubblico è stato fondamentale, bello ripartire da qui a settembre 2024"

di GIACOMO GELATI -
5 dicembre 2023
Coppa Davis, un cerchio d’oro che si chiude. Volandri: "A Bologna è scoccata la scintilla"

Coppa Davis, un cerchio d’oro che si chiude. Volandri: "A Bologna è scoccata la scintilla"

Andarsene un po’ perplessi da Bologna e qui far ritorno pochi mesi dopo con una Coppa Davis fra le mani: un sogno più incredibile di tutte le chimere collezionate da 47 anni a questa parte. Da Santiago del Cile a Malaga. Bologna, che a settembre ha ospitato all’Unipol Arena il mondiale di tennis (accordo quinquennale) e che spera di poter alloggiare anche le finali, ieri ha celebrato in Regione alcuni dei protagonisti iridati che a fine novembre si sono presi il tetto del mondo: il capitano Filippo Volandri e il presidente Fitp Angelo Bonaghi, accolti dal presidente Stefano Bonaccini, l’assessore al turismo Andrea Corsini e il capo della segreteria Giammaria Manghi. "Era doveroso ripassare da Bologna – spiega Volandri –, qui è iniziato tutto e la vicinanza della sua gente è stata determinante. Ora però dobbiamo difendere questo trofeo e sarà un’emozione diversa tornare all’Unipol Arena. Sappiamo che Bologna e tutta Italia ci danno un sostegno enorme. Qui ci siamo sentiti a casa dal primo giorno e questo fa la differenza. Il nostro percorso parte da lontanissimo e quell’1 percento che tutti hanno messo ci ha portati al successo: è la Coppa Davis di tutti".

La squadra di Davis come la Nazionale di calcio del 1982. "È vero – continua –, abbiamo avuto delle difficoltà, vedi lo 0-3 contro il Canada: io stesso le ho superate, un po’ come Bearzot. Ci sono diverse analogie, ma l’affetto delle persone, della famiglia, di Binaghi e Bonaccini è tutto quello che ci ha spinto a far meglio". Il fattore squadra. "Il gruppo è stata la chiave. Sinner ha dato un contributo fondamentale, ma il lavoro di tutti è stato quello che ci ha permesso di centrare l’obiettivo: io faccio il capitano, ma ho tante persone che mi aiutano. Berrettini? Anche lui ha fatto la sua parte pur non potendo giocare è venuto lo stesso. È una vittoria che dedichiamo alla ct dell’Italdonne Tathiana Garbin, che dopo l’operazione sta meglio e questa è un’ottima notizia".

Esulta anche Angelo Binaghi. "Qui ci avete accolto come genitori e Bonaccini ha trascurato i suoi doveri in Regione pur di vedere la partita (sorride, ndr)". "La soddisfazione di accogliere l’anno prossimo la squadra più forte del mondo è impagabile – conclude Bonaccini –. Possiamo dire con orgoglio che un pezzo di questa conquista è passata da qua".

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