Diego Antonelli guida la Fiorini Pesaro verso i playoff contro Valsugana

La Fiorini Pesaro, guidata da Diego Antonelli, si prepara per la sfida decisiva contro Valsugana per accedere ai playoff.

di BEATRICE TERENZI
19 aprile 2025
La Fiorini Pesaro, guidata da Diego Antonelli, si prepara per la sfida decisiva contro Valsugana per accedere ai playoff.

La Fiorini Pesaro, guidata da Diego Antonelli, si prepara per la sfida decisiva contro Valsugana per accedere ai playoff.

E’ il capitano del rugby dei miracoli. Diego Antonelli guida la Fiorini Pesaro verso traguardi storici per la palla ovale pesarese. E questa è la settimana di preparazione alla gara più importante, quella del 27 aprile alle 15,30 a Pesaro, contro la capolista Valsugana. Match che potrebbe aprire la strada ai playoff per salire nella massima serie. Ma ovviamente a Pesaro non si canta vittoria e si lavora in silenzio pensando a come conquistare il traguardo.

Antonelli, ma il sogno Elite è davvero realizzabile?

"La conquista dell’Elite è molto dura, il livello è molto alto, ma ad oggi non è nei nostri pensieri la conquista dell’Elite. Pensiamo partita per partita e quindi ad oggi siamo focalizzati solo su Valsugana. Poi, se ci sarà un poi vedremo magari penseremo anche all’Elite".

Che squadra è il Valsugana?

"La prossima gara è contro il Valsugana Padova, è lo scontro al vertice perché loro sono primi, noi siamo secondi e quindi ci si gioca tutto in nquesta ultima partita. La posta è molto molto alta, perché loro sono sopra di noi di tre punti, se vinciamo con i punti bonus, ovvero segnare almeno quattro mete, noi ne facciamo cinque quindi il primo posto è ancora alla nostra portata. Valsugana deve fare meno di quattro mete e perdere con uno scarto superiore a sette punti. Se acaìcade questoi diventiamo primi e andiamo ai playoff. Ma lìbisogna poi vincere quarti, semifinale e finale"

Che gruppo è quello di quest’anno?

"E’ un ottimo gruppo, un gran gruppo. È un mix ben dosato di giovani, esperti nuovi innesti e questo ha portato a fare un gruppo che oltre in campo vive bene anche al di fuori e se c’è squadra al di fuori del campo poi in campo si avranno 23 giocatori pronti a perseguire un obiettivo comune e spesso volentieri a raggiungerlo".

Che stagione è stata finora?

"Fino ad ora è stata un’annata molto positiva. Siamo partiti piano, ma col passare del tempo siamo diventati consapevoli dei nostri mezzi. E questo ha portato a una serie di vittorie, a non aver più paura di stare Harding classifica, ma anzi a capire che quello è il nostro posto e quindi si è fatto un ottimo lavoro".

Rispetto alle squadre del passato, come è questa?

"Rispetto alle squadre del passato, questa è una squadra che mix un po’ quello che è il passato con quello che è il futuro. E’ cambiata molto la mentalità. Essere consapevoli di dove possiamo arrivare ci ha portati a volere sempre di più sia da noi stessi e dagli obiettivi della squadra. Questo anche grazie all’allenatore e ai ragazzi che vengono da fuori, ai ragazzi che sono tornati da altre esperienze. Credo che la differenza rispetto alle altre squadre e gli anni passati sia proprio l’aspetto della mentalità".

Qual è la storia di Diego Antonelli?

"Allora, la mia storia in Rugby inizia a 15 anni con i progetti Scuola. Mi sono incuriosito di questo sport guardandolo in Tv, mio padre seguiva il Sei Nazioni. Poi è capitata l’occasione di provarlo a scuola e ho deciso di cambiare sport passando dal nuoto agonistico al rugby. Non nascondo però che il rugby è entrato a gambatesa nei miei pensieri il 14 novembre 2009 quando in Italia sono arrivati gli All Blacks. Io vengo da Matelica, quindi dal profondo entroterra maceratese zona dove il rugby non esiste. Sono uno studente di enologia la facoltà di Agraria di Ancona. Sono un ex nuotatore agonistico tra l’altro la mia storia è legata a Pesaro anche con il nuoto perché nuotavo con l’allora Pesaro nuoto team. Diciamo che ho varie passioni una sicuramente è quella del cibo e del vino tanto che sono anche Sommelier, sono un lettore di libri di vario genere che va dal fantasy ai libri politici e altri generi. Sono a Pesaro da quando ho 19 anni: appena finito le scuole superiori ho preso la valigia e sono venuto qui a Pesaro grazie al rugby. Ho 27 anni, sono anche uno degli allenatori del settore giovanile della squadra di Pesaro".

Beatrice Terenzi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su